“Girolamo Comi. Spirito d’armonia”: a cinquant’anni dalla morte, la prima grande mostra sul poeta e scrittore salentino

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LECCE/LUCUGNANO – La Biblioteca Nicola Bernardini (piazzetta Carducci) a Lecce e  Palazzo Comi (via delle Grazie 1) a Lucugnano, ospitano “Girolamo Comi. Spirito d’armonia
Il poeta, l’Accademia Salentina e gli artisti dell’Albero”

Dal 15 marzo al 15 giugno 2019

Inaugurazione (sede di Lecce): 15 marzo, ore 18,
con Davide Indino, il sedicenne lucugnanese nominato di recente Alfiere della Repubblica dal Presidente Mattarella.

Inaugurazione (sede di Lucugnano): 22 marzo, ore 18.

A cinquant’anni dalla morte di Girolamo Comi, la prima grande mostra sul poeta e scrittore salentino che nel 1948, dopo gli studi in Svizzera e le esperienze parigine e romane, fonda nel suo palazzo a Lucugnano l’Accademia Salentina, vero e proprio avamposto della cultura letteraria e artistica dell’Italia del dopoguerra.

«Lucugnano al centro della vita culturale del Paese? Sì, certo. Perché Girolamo Comi aveva un respiro ampio, dialogava con i maggiori intellettuali italiani del tempo e la sua condizione periferica era esclusivamente geografica. Oggi dobbiamo impegnarci per valorizzare quel tessuto di storie, saloni, libri, lettere, ricordi e opere che appartengono alla sua vita e alla irripetibile esperienza della rivista “L’Albero”. L’Accademia Salentina e i suoi membri ci hanno insegnato che dal sud si può costruire una via tangibile per riflettere sui grandi temi e dalle pagine della rivista emerge tutto questo: vivacità, fraternità, lungimiranza, poesia, storia, arte», commenta Loredana Capone, Assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia.

La mostra, che inaugura il 15 marzo alle ore 18 e sarà visitabile fino al 15 giugno, è allestita nel primo piano della Biblioteca Bernardini di Lecce, dove è presentato un filo narrativo tra la vita, l’impegno letterario ed editoriale di Comi, le sue amicizie e i sodalizi culturali con intellettuali, poeti ed artisti.

L’allestimento della mostra consente al pubblico di attraversare uno spazio immersivo di studio, ricerca e di condivisione con la straordinaria esperienza comiana e, partendo dalla Biblioteca Bernardini, prosegue a Lucugnano nel Palazzo Comi, residenza del poeta che custodisce e promuove la sua biblioteca e il suo archivio.

Tra i preziosi documenti in mostra, le edizioni rare pubblicate da Comi nel corso della sua esistenza, i numeri dell'”Albero”, manoscritti, lettere, foto, il libro delle presenze degli incontri dell’Accademia Salentina, con appunti, relazioni e disegni tracciati dai suoi membri.

La mostra – ideata da Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce, con la curatela di Antonio Lucio Giannone, Lorenzo Madaro, Mauro Marino e Brizia Minerva e il progetto grafico e l’allestimento di Big Sur (Francesco Maggiore e Efrem Barrotta) – propone un percorso immersivo nella vita e nelle esperienze letterarie e intellettuali di Comi e dei suoi compagni di strada, con centinaia di documenti, tra libri, manoscritti, lettere e fotografie, e opere degli artisti vicini alla rivista “L’Albero” che aveva fondato nel 1949: Vincenzo Ciardo, Ferruccio Ferrazzi, Aldo Calò, Antonio D’Andrea e Lino Paolo Suppressa.

«Nel silenzio e nella calma della tua casa / anche le parole non fanno rumore, vengono / da lontano, / fermano l’anima, a deciderla, / a specchiarsi. Così, sul paesaggio di / questa terra, la luce / – per troppa luce – / non è più luce, ma la reliquia di / un evento, la rovina di un ordine».

Il 28 maggio 1962 Alfonso Gatto dedica queste parole all’amico e sodale Girolamo Comi (Casamassella, 23 novembre 1890 – Lucugnano, 3 aprile 1968), in occasione della prima visita da lui fatta nel palazzo di Lucugnano, sede, dal 3 gennaio 1948, dell’Accademia Salentina, il cenacolo intellettuale da lui fondato con un drappello di suoi amici attivi sul fronte della poesia e dell’arte nel territorio nazionale, tra cui Luciano Anceschi, Rosario Assunto, Vincenzo Ciardo, Maria Corti, Oreste Macrì e Ferruccio Ferrazzi.

Fu un’esperienza irripetibile di dialogo e confronto, di incontri – avvenuti periodicamente fino al 1953 – nelle sale di Palazzo Comi, tra libri, opere d’arte, i ritmi lenti di un piccolo paese abbarbicato nella luce del Capo di Leuca e di un impegno comune, la rivista “L’Albero”, un progetto intellettuale ed editoriale, che Comi sostenne economicamente in prima persona fino al 1966, chiamando a raccolta i suoi sodali per pubblicare poesie, traduzioni, saggi e articoli di respiro non soltanto nazionale.

Dopo aver vissuto a Parigi – negli anni della formazione – e Roma, nell’immediato dopoguerra fa ritorno definitivamente a Lucugnano. Ma non è un esilio, bensì un nuovo inizio. Decide di mettere a disposizione della ricerca culturale il proprio palazzo, aduna così le migliori forze intellettuali conosciute fino a quel momento, a cui chiede un impegno tangibile e – soprattutto – di credere nella forza della condivisione di ideali legati alla poesia e all’arte.

Oggi, celebrati i cinquant’anni dalla morte del poeta, la mostra intende mappare le sue esperienze, ricostruire le sue relazioni amicali e lavorative, studiare le sue raccolte poetiche, avanzare nuove ipotesi interpretative sul suo operare e – sempre mediante l’ausilio dei preziosi documenti custoditi nella biblioteca che porta il suo nome – tracciare la storia di una grande avventura culturale andata in scena da quella torre di avvistamento che è stato il Palazzo di Lucugnano, periferico soltanto geograficamente.

La mostra è accompagnata da un catalogo e da un’antologia poetica di Comi. Il catalogo, oltre a un intervento di Luigi De Luca sull’“utopia” del poeta, contiene numerosi contributi dedicati a vari aspetti della vita e dell’attività di Comi: Antonio Lucio Giannone e Fabio Moliterni prendono in esame l’attività letteraria; Simone Giorgino e Gloria Fuortes si occupano dell’Archivio e della Biblioteca di casa Comi; Mauro Marino si sofferma sulla biografia del poeta; Lorenzo Madaro e Brizia Minerva passano in rassegna gli artisti dell’Accademia salentina e dell’“Albero”; Giuliana Coppola e Silvia Piccinonno pubblicano due testimonianze.

L’antologia, a cura di A. L. Giannone e S. Giorgino, comprende le tre principali raccolte poetiche di Comi, da tempo irreperibili: Spirito d’armonia, Canto per Eva e Fra lacrime e preghiere.

Tutto in Comi appare necessario, anche le disavventure – come il fallimento dell’impresa dell’Oleificio Salentino, che lo obbliga a cedere persino il palazzo di famiglia alla Provincia di Lecce per pagare i debiti e garantirsi un sostentamento – sembrano essere segno di un destino: motivo di energia e di un continuo ripartire.

Una mostra sostenuta da
Regione Puglia. Assessorato industria turistica e culturale
Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, Regione Puglia
Teatro Pubblico Pugliese

Polo biblio-museale di Lecce

Con il patrocinio di
Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia e della Basilicata
Soprintendenza archeologia belle arti paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto
Provincia di Lecce
Università del Salento

INFO
Biblioteca Bernardini
Da lunedì a sabato 9.00 > 20.00

Palazzo Comi
da lunedì a venerdì 9.00 > 13.00
martedì e giovedì 15.00 > 17.00