Duello tra “evirati cantori” giovedì 25 aprile al Teatro van Westerhout di Mola di Bari

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MOLA DI BARI (Bari) – Se con Mendelssohn ci fu la Bach Renaissance, la riscoperta del fenomeno dei castrati avvenne con il controtenore inglese Alfred Deller. E ora, i fasti dell’epoca barocca e degli “evirati cantori” rivivono al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, dove per le Stagioni dell’Agìmus giovedì 25 aprile (ore 20.15) sono di scena il contraltista Gianluca Belfiori Doro e il controtenore Alessandro Giangrande. In un immaginario duello canoro d’altri tempi i due cantanti saranno protagonisti dello spettacolo musicale “Caffarelli vs Farinelli”, una produzione Traetta Opera Festival diretta da Maurizio Pellegrini (che è anche autore della drammaturgia), con Michele Visaggi al clavicembalo.

Sarà un ritorno all’era dei castrati, per un omaggio a un periodo d’oro della musica e delle consacrate star dei teatri d’opera di quegli anni, ma anche alla Puglia, che con i suoi musicisti dominò per larga parte la scena musicale del Settecento: da un lato i compositori, tra cui il bitontino Tommaso Traetta, al centro di questo concerto, dall’altro due castrati, l’andriese Carlo Broschi, passato alla storia come Farinelli, e un altro bitontino illustre, Gaetano Majorano, in arte Caffarelli, nominato dall’anziano Don Bartolo nel secondo atto del “Barbiere di Siviglia” di Rossini come esempio fulgido tra i cantanti del suo tempo.

Rievocando le gesta artistiche dei due “evirati cantori”, tra i quali vi furono peraltro rapporti amichevoli, Belfiori Doro e Giangrande danno vita a un immaginario duello a suon di acuti e prodezze vocali in un originale spettacolo nel quale Maurizio Pellegrini interpreta il ruolo di Traetta alla ricerca di un castrato per l’opera “Antigona”. E lo spettacolo restituisce, oltre alla musica del tempo, anche un chiaro spaccato di imperituro divismo. Perché divo, forse ancor più di Farinelli, fu proprio Caffarelli, i cui atteggiamenti da prima donna il poeta e librettista Metastasio biasimò con lettere infuocate, pur riconoscendo al cantante bitontino assoluto valore artistico.

Biglietti 10 euro (ridotti 8 e 5 euro)