Venerdì 21 giugno, al Museo Mudi di Taranto, Danilo Tarso, per l’ultimo concerto della 75° Stagione

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TARANTO – Davanti all’obiettivo non rinuncia mai alle espressioni buffe. D’altro canto, uno spiccato senso dell’umorismo è una delle qualità più genuine di Danilo Tarso, tra i talenti musicali di Puglia. E forse non è un caso che l’artista tarantino nei giorni scorsi sia stato consacrato miglior “giovane pianista jazz” con il Premio intitolato al grande Lelio Luttazzi, sintesi di swing e ironia. Forte di questo prestigioso riconoscimento, Tarso suonerà venerdì 21 giugno (ore 21), al Museo Mudi di Taranto, per l’ultimo dei concerti nel chiostro con il quale gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” chiudono la 75a Stagione, quella delle nozze di platino con la città. E un pubblico inossidabile.

Perfezionatosi in ambito classico con Bruno Canino, Roberto Cappello, Pierluigi Camicia e Michele Marvulli prima di intraprendere i sentieri del jazz con Nico Morelli e incontrare sulla propria strada Franco D’Andrea, Rita Marcotulli e Stefano Bollani, il pianista tarantino presenterà con Nicolò Masetto al contrabbasso a Giovanni Iacovella alla batteria il suo più recente progetto intitolato «Wormhole», termine con il quale in fisica si indicano i tunnel spaziotemporali che (teoricamente) potrebbero collegare due buchi neri. «Tali tunnel – spiega lo stesso Tarso – sarebbero creati dall’immensa forza gravitazionale dei buchi neri, e al loro interno lo spazio e il tempo, concetti strettamente correlati, sarebbero molto diversi da come li conosciamo». Per questo Tarso, che lo scorso marzo ha suonato al Conservatorio Santa Cecilia di Roma invitato da Markus Stockhausen per la rassegna “Percorsi Jazz», si è domandato «cosa succederebbe se questa ipotesi fosse realtà e cosa vedremmo e sentiremmo all’interno di un Wormhole». Interrogativi che hanno ispirato la musica dell’omonimo progetto, «perché – racconta ancora Tarso – trovo ci sia qualcosa in comune tra la musica e la fisica». Il pianista non parla solo della rigida matematica, bensì dei misteri. «La musica – dice – è fatta di una materia che non possiamo vedere e toccare, ma solo ascoltare con le nostre orecchie e con la nostra percezione emotiva. Una materia che forse va oltre le tre dimensioni che viviamo nella nostra realtà. Allora – prosegue – ho immaginato un viaggio all’interno di un Wormhole, uno spazio-tempo ideale, forse utopico, fatto di dimensioni superiori governate dalle emozioni, le quali trascendono le dimensioni a noi note».

L’attenzione verso le dinamiche, le sfumature, il tocco e gli incastri melodici e timbrici, sono le linee guida del trio “cameristico” capitanato da Tarso, che in passato ha suonato sia nelle Stagioni degli Amici della Musica che per il Giovanni Paisiello Festival organizzato dallo stesso sodalizio tarantino.

Biglietti 18 euro posto unico (ridotti 12 euro). Info e prevendite Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, via Toscana n. 22/a.

La 75ª Stagione Concertistica, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Dipartimento dello Spettacolo dal vivo, si avvale dei contributi della Regione Puglia e del Comune di Taranto insieme al patrocinio della Provincia.