Mutazioni: a Ruvo di Puglia la rigenerazione urbana declinata nelle forme dell’arte e del design

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RUVO DI PUGLIA (Bari) – Il titolo, Mutazioni, la dice lunga sul tema di questa edizione: nòve nòve nòve, festival sulla rigenerazione urbana organizzato dall’associazione culturale La Capagrossa torna per il terzo anno a Ruvo di Puglia, dal 12 al 27 luglio, grazie al sostegno del Comune e al patrocinio della Regione Puglia, di Legambiente Puglia e dell’ordine degli Architetti di Bari.

 

La mostra collettiva internazionale, curata da Antilia Gallery, sarà inaugurata venerdì 12 luglio alle 18 nella Torre del Castello Melodia di Ruvo, spazio riaperto al pubblico per l’occasione, dopo essere stato a lungo inutilizzato: un’architettura del passato perfetta per indagare il futuro e l’adiacente possibile, un luogo di rilevanza strategica per la città in mutazione. Al vernissage prenderà parte il Sindaco di Ruvo di Puglia, Pasquale Chieco, accompagnato dagli Assessori comunali alla Cultura, Monica Filograno e all’Urbanistica, Nicola Giordano, il dirigente del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, il presidente dell’Ordine degli Architetti di Bari Paolo Maffiola, oltre che alcuni dei partecipanti in mostra.

 

Mutazioni espone le visioni di artisti e creativi a partire dalla ricerca guidata da Leonardo Delmonte nel corso dei laboratori della scorsa edizione, attraverso modelli, installazioni e oggetti di design. Come negli anni passati, inoltre, tale ricerca ha assunto la forma di una pratica partecipata da diverse età, a cominciare dalla fantasia creativa dei più piccoli, coltivata attraverso un laboratorio svoltosi nel mese di giugno di quest’anno presso il coworking cittadino de La Capagrossa.

 

Per mezzo di workshop, analisi, conferenze ed esposizioni, l’obiettivo è quello di ricercare strumenti e strategie per una mutazione – del pensiero prima ancora che dell’azione – ambientale, economica e sociale, per indagare teorie, pratiche e strategie di economia circolare. Un momento di empowermente di immaginazione collettiva, un appuntamento della comunità che, con la guida di esperti nel settore dell’architettura, dell’artigianato e del design, affronti le tematiche più innovative relative allo sviluppo urbano sostenibile. Un varco, una finestra verso un futuro possibile tramite la trasformazione dello scarto in materia dapprima secondaria e, quindi, in risorsa. Designer, creativi e ricercatori sono chiamati ad osservare con occhi nuovi i flussi di risorse e materiali per comprendere come, a partire dalle materie che oggicataloghiamo come scarti, è possibile immaginare prodotti, servizi, sistemi e città ad impatto zero.

 

Oltre a conferenze e seminari aperti al pubblico e tenuti da esperti del campo dell’economia circolare applicata alla città e al design – come Emanuele Bompan, direttore responsabile della rivista Materia Rinnovabile|Renewable Matter– una speciale chiamata alle arti è stata rivolta agli artisti nell’ambito di un workshop condotto dall’artista Francesca Pasquali per la co-realizzazione di un’installazione realizzata con scarti di tessuto delle industrie ruvesi.