“Peace – war, drugs & liver to pieces ” giovedì 19 dicembre a Gioia del Colle

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GIOIA DEL COLLE (Bari) – Admoveo approda a Gioia del Colle, presso Masseria Canale a Levante, proponendo una rassegna teatrale all’insegna di un legame autentico tra arte e realtà. Admoveo nasce in terra delle Puglie. Il primo esperimento si svolge nel 2018, a partire dalla Masseria San Nicola, in Putignano, che diviene teatro di incontri culturali, volti alla diffusione della conoscenza attraverso le arti, nonché ad un rinnovamento del rapporto tra attore e spettatore.

Tra le province di Bari, Taranto e Lecce: 3 rassegne, 35 serate, tra musica, danza e teatro, un pubblico variegato e attento ed un buon riscontro della stampa, hanno favorito la nascita di un circuito culturale indipendente, porto, per sempre più numerosi naviganti dell’arte, regionali e nazionali.

Admoveo è muovere verso: il principio di un processo fondamentale, generatore d’un “conflitto” necessario perché Arte vi sia. Arte è Panta rei: mai finisce, ma sempre si rigenera.

Admoveo è una prospettiva, una possibilità di fare teatro, fare arte, senza compromessi.

 

Giovedì 19 Dicembre, la rassegna teatrale ADMOVEO ritorna a Gioia del Colle, presso Masseria Canale a Levante (Via Vicinale Indellicati, 1812) con PEACE – WAR, DRUGS & LIVER TO PIECES di e con Nicola Eboli, per la regia di Antonio Minelli.

“Sapevamo che il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Alcuni risero, altri piansero, i più rimasero in silenzio. Ricordo il verso delle scritture Indù, il Baghavad-Gita. Vishnu tenta di convincere il Principe che dovrebbe compiere il suo dovere e per impressionarlo assume la sua forma dalle molteplici braccia e dice: ‘Adesso sono diventato Morte, il distruttore dei mondi’. Suppongo lo pensammo tutti, in un modo, o nell’altro.” (Da un’intervista a Robert J. Oppenheimer, l’uomo che inventò la bomba atomica, all’indomani del Trinity Explosion).

Un mese dopo, Little Boy e Fat Man venivano sganciate sulle città di Hiroshima e Nagasaki. Da allora, Robert J. Oppenheimer passò alla storia come “dottor morte”. Certo è che Robert J. Oppenheimer diceva bene. Il mondo non sarebbe più stato lo stesso. E neppure la guerra lo sarebbe stata. Le guerre contemporanee sono in definitiva, imprese commerciali, servono a far girare l’economia. Combattute a tavolino da colletti bianchi e l’unico obiettivo che si prefiggono è l’utile. Questo utile, è dato da quelle che sono le due maggiori fonti di reddito per l’ordine mondiale e per quei pochi che ne beneficiano: petrolio e droga.

PEACE parla di guerra vista dal punto di vista della guerra. Musica e voce. Senza commento. Senza sentimento. Senza giudizio.