Domenica 22 dicembre al Museo Castromediano: visite guidate, archeologia, arte contemporanea

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LECCE -Domenica 22 dicembre, visite guidate, archeologia, arte contemporanea e un’inedita performance dell’etoile Nicoletta Manni e del ballerino Gabriele Corrado, accompagnata dalle note del violino solista di Alessandro Quarta e del pianoforte di Giuseppe Magagnino, negli spazi disegnati dal museografo Franco Minissi.

Per tutte le festività natalizie, visite guidate gratuite (per gruppi di almeno 10 persone, su prenotazione, telefonando al numero 380.75.53.812).

 

 

Programma completo della giornata

Ore 10-14 Quattro turni di visite guidate con archeologi e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce (su prenotazione, per un numero massimo di 20 persone per ogni singolo turno; tel. 380.75.53.812). Dalle 14 alle 19 il museo non sarà fruibile.

Ore 19 Performance della prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, l’etoile Nicoletta Manni, e del ballerino Gabriele Corrado, accompagnata dalle note del violino solista di Alessandro Quarta e del pianoforte di Giuseppe Magagnino. Eseguiranno: Nelle tue mani; Charlot; Go to match; Passo a due della grotta; le Corsaire; Oblivion; Years of solitude; Spain; La muerte de l’angel; Adagio Cigno Bianco; Lago dei Cigni; Jean Y Paul; Fracanapa; Libertango(Accesso a chi si prenoterà e parteciperà a uno dei quattro turni di visite guidate in agenda durante la mattinata).

Ore 21 Auguri di Natale e accesso libero, senza prenotazione, alla collezione archeologica (ultimo accesso ore 23.00).

 

Per Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia: <<Un museo dinamico, spazio di connessione tra le arti e la città, quindi un museo di tutti: il Castromediano lo stiamo disegnando così. Infatti nella percezione del pubblico si sta già caratterizzando come un luogo in cui trascorrere il proprio tempo, facendosi coinvolgere dalle tante attività che ne contrassegnano ormai l’identità anche nei weekend. La ricerca, la divulgazione, la pluralità delle idee e dei coinvolgimenti, i servizi, ogni giorno stiamo lavorando con questo metodo per garantire alla Puglia un museo sempre più contemporaneo>>.

 

<<Una nuova tappa di quello che vuole essere un museo in movimento senza un approdo definitivo nell’evoluzione dei suoi spazi e dei suoi percorsi espositivi. Il concetto di movimento e della incessante ricerca di un approdoimpossibile racchiude il senso del nuovo Castromediano, specchio della società contemporaneità>>, suggerisce Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce.

 

Per l’occasione, la direzione del Polo Biblio-museale di Lecce insieme al Presidente della Provincia di Lecce e alla consigliera delegata alla cultura Dina Manti, hanno deciso di regalare ai partecipanti alla serata inaugurale dei libri. Monografie d’arte, cataloghi di importanti mostre, testi sulla storia del territorio selezionati con cura, per permettere di portare un pezzo del museo e della storia della nostra terra nelle case dei partecipanti. Ogni volume sarà inoltre arricchito da un segnalibro realizzato per l’evento, raffigurante uno dei simboli che segneranno questa nuova vita del Museo.

 

<<Vorrei aggiungere che portare con sé un pezzo di storia salentina stimola la curiosità ed avvicina la comunità alla lettura all’approfondimento della conoscenza e a scoprire biblioteche e musei così rinnovati>>, afferma Dina Manti, consigliera delegata alla cultura, Provincia di Lecce.

Le attività del Museo Castromediano sono sostenute dall’Assessorato all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, che da circa un due anni, con la nascita dei Poli biblio museali,  avvalendosi della sezione Provveditorato-Economato della Regione e in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, ne ha assunto la cogestione con la Provincia di Lecce.

 

La Venere degli stracci

 

Opera iconica della storia dell’arte contemporanea, la Venere di Pistoletto –proveniente da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto di Biella – appare dalla classicità greco-romana per dialogare con la contemporaneità simboleggiata da una montagna di stracci. Nelle ultime settimane abbiamo coinvolto studenti, migranti, associazioni e tantissime altre realtà per raccogliere gli “stracci” – e il relativo carico di ricordi personali e collettivi delle comunità che hanno abitato il museo in questi mesi – che troverete attorno alla scultura. Il museo “in progress” prosegue il proprio percorso, avviato il 22 giugno scorso con l’avvio della fruizione dell’architettura disegnata da Franco Minissi, messa in dialogo con le opere d’arte contemporanea di Pino Pascali e Nico Angiuli che hanno accompagnato i visitatori per tutta l’estate. E dopo aver accolto un cantiere di restauro aperto (ancora in corso e visitabile) dei polittici medievali della collezione permanente con Art Bonus, grazie alla collaborazione con la Banca Popolare Pugliese, adesso il Museo torna ad ospitare le proprie collezioni archeologiche, in attesa dell’allestimento della Pinacoteca (collezioni storico-artistiche) che avverrà nei primi mesi del 2020. A Minissi è dedicata una sezione, allestita all’ingresso del museo, con riproduzioni di progetti relativi alla costruzione del Castromediano.

 

Collezione archeologica

 

I moduli espositivi individuati per raccontare questa terra di pietre e grotte, protesa “tra mari”, come il risultato di millenari movimenti di uomini e genti nel Mediterraneo, compimento di un destino che è già scritto nel suo nome, sono quelli dei: Paesaggi di mare; Paesaggi di terra; Paesaggi del sacro; Paesaggi dei vivi; Paesaggi dei morti.Dalle grotte preistoriche scavate nelle sue tenere calcareniti che restituiscono “segni” di una religiosità universale e oggetti dello straordinario quotidiano dell’uomo del Paleolitico, agli approdi delle sue coste ospitali dove arrivano uomini, merci, idee, miti, religioni e lingue; dai centri messapici strutturati e fortificati – Lecce, Cavallino, Muro Leccese, Rudiae, Soleto – con le pregevoli selezioni di ceramiche a figure nere e rosse importate dalla Grecia o prodotte nelle colonie della Magna Grecia. Tutta la ricchezza dei paesaggi culturali del Salento ed i “segni” del suo passato millenario trovano nel Museo Castromediano la loro casa. Per approfondimenti: consultare la scheda in allegato.

 

La nuova visione della collezione archeologicaè stata concepita in stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, guidata dall’architetto Maria Piccarreta, e con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, guidato da Gianluca Tagliamonte, grazie a un lungo lavoro di un comitato scientifico composto dagli archeologi Giorgia Aprile, Rita Auriemma, Luigi Coluccia, Serena Strafella, Anna Lucia Tempesta e Ida Tiberi, dal sociologo Stefano Cristante, dalla designer visiva Donata Bologna e dal direttore del Museo Castromediano Luigi De Luca. Allestimento a cura di Andrea Mantovano con la collaborazione di Alice Bottega.

 

Le divise degli Operatori culturali del Museo

Il Museo Castromediano ha scelto la stilista Rosanna Calcagnile per vestire gli operatori culturali che dal 22 dicembre accoglieranno il pubblico. Le divise disegnate e proposte in tessuto Tasmania rivelano un’eleganza informale, uno stile contemporaneo che vive in armonia con l’ambiente circostante. Il progetto muove la volontà di voler innovare, attraverso un linguaggio stilistico e dei codici estetici, quel gusto per la semplicità e la cura per i dettagli, seguendo gli standard di responsabilità etica, sociale e culturale, con la certezza che creare abiti per chi opera nella diffusione della cultura, sia un segnale forte contro la superficialità dilagante.

 

Dal 24 dicembre il Museo Castromediano sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 20 (ultimo ingresso ore 19). Lunedì chiuso.

Ingresso gratuito.