Leggenda pugliese: Il principe, la sposa e lu Nanniorcu

1947

MAGLIE (Lecce) – C’era una volta un re che aveva un unico figlio ormai non più giovanissimo. Preoccupato per il fatto che questi non aveva ancora preso moglie, decise di presentargli alcune fanciulle, nella speranza che fra queste ne scegliesse una. Tuttavia ogni volta il principe diceva:

– “Non la voglio in moglie perché non ha il viso di latte e sangue, gli occhi come il cielo ed i capelli di oro.” –

All’iniziò il re pazientò, tuttavia col passare del tempo cominciò a perdere la pazienza finché, un giorno, disse al figlio:

– “Vai da solo a cercarti una sposa ma non azzardarti a tornare se non la trovi. –

Così il principe partì e cominciò la sua ricerca. Dopo alcuni giorni di cammino, una sera giunse ai margini di un fitto bosco e vi si addentrò. Dopo alcuni passi incontrò una vecchia di oltre cento anni che gli chiese:

– “Buon sera cavaliere! Hai da darmi qualcosa, che ho fame?” –

Il principe le dette ogni cosa che aveva e la vecchia ripose tutto in una tasca. Fece ancora la vecchia:

– “Bel cavaliere non hai niente da darmi per scaldarmi? Ho freddo!” –

Il principe si tolse il mantello e lo mise sulle spalle della vecchia che, guardandolo negli occhi, disse:

– “Bel cavaliere, mi hai fatto due favori ed ora voglio ricompensarti.” –

Quindi prese una vecchia chiave arrugginita dalla tasca e la consegnò al principe, dicendo:

– “Questa ti servirà per aprire tutte le porte e per vedere il vero che c’è in tutte le cose.” –

Il cavaliere accettò il dono, lo ripose nella sua sacca, quindi riprese il cammino. Quella sera stessa giunse ai margini di un altro bosco, dove sorgeva un grande castello che pareva disabitato. Volendo riposarsi scese da cavallo e si avviò verso il maniero. Siccome la porta era chiusa utilizzò la chiave che gli aveva donato la vecchia ed entrò, tuttavia anche le porte interne del castello erano chiuse. Dopo un incalcolabile numero di porte, aperte sempre con la stessa chiave, giunse in un’ultima stanza sulla torre, dove c’era una fanciulla bellissima ma nera come la pece, che gli chiese:

– “Cosa cerchi cavaliere?” –

– “Cerco una fanciulla col volto di latte e sangue, gli occhi come il cielo ed i capelli d’oro.” –

Rispose

– “Guardami attraverso l’anello della chiave.” – Fece la ragazza.

Il principe fece come aveva detto la ragazza e la vide nel suo reale aspetto: col volto di latte e sangue, gli occhi come il cielo ed i capelli d’oro. Chieste le dovute spiegazioni, la fanciulla rispose che “lu Nanniorcu” l’aveva rapita, fatta prigioniera e resa nera con un incantesimo. Il principe espresse il desiderio di sposarla ma la fanciulla rispose:

– “Se vuoi liberarmi, adesso che arriva lu Nanniorcu non dovrai fiatare, qualunque cosa ti faccia.” –

Nel pieno della notte giunse “Lu Nanniorcu” arrabbiatissimo, insieme ad altri sei sgherri, lo picchiarono a sangue senza che lui reagisse o dicesse una parola, quindi andarono via. La ragazza, che mentre bastonavano il principe aveva ripreso il suo naturale aspetto, si avvicino e lavò le sue ferite con le lacrime, facendole guarire all’istante.

Quando il principe aprì gli occhi, vide una fanciulla col volto di latte e sangue, gli occhi come il cielo ed i capelli d’oro, esattamente come l’aveva sempre sognata. La prese per mano e la condusse nella sua reggia dove, con grande gioia del re suo padre, la sposò dopo pochi giorni … e … vissero felici e contenti ……

 

Cosimo Enrico Marseglia