Domenica 1 marzo 2020 “Bookcrossing Day” inaugurazione Bookcrossing Neviano

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NEVIANO (Lecce) – Domenica 1 marzo 2020, alle ore 19.00, a Neviano, presso il circolo ricreativo LU RE’ (Via Regina Margherita, 29), si terrà il “Bookcrossing Day”, appuntamento di presentazione del Bookcrossing/Neviano, attività culturale di scambio e circolazione dei libri e della cultura, a cura di Gaetano & Leandro Bruno Parrucchieri, Inventiamo Eventi e Musicaos Editore.

 

Durante la serata verranno presentate le attività di Bookcrossing e i punti di raccolta diffusi sul comune di Neviano dove sono ospitate le cassette di raccolta e libera circolazione dei volumi (Gaetano & Leandro Bruno Parrucchieri, B&B Piazza Grande, “Cielo e Terra” di Antonio Mudoni, Circolo Ricreativo Lu Re’, Roxy Bar, Birtoli Group). Interverranno Fiorella Mastria (Inventiamo Eventi) e Luciano Pagano (Musicaos Editore).

 

A seguire reading di poesia con Eleonora Nitti Capone, che accompagnata dall’oud di Samuel Mello e dalla chitarra classica di Emanuele Naima, leggerà brani dalla sua raccolta “Primo fuoco” (Musicaos) e di Elio Coriano, che leggerà brani dalla sua ultima raccolta “Pane lavoro e sangue”.

 

Bookcrossing.com

Più di 13 milioni di libri che viaggiano in 132 paesi del Mondo, con quasi due milioni di iscritti, e tra questi, dal 1 marzo 2020, c’è anche “Bookcrossing – Neviano”, che nasce con il desiderio di far leggere e creare occasioni di circolazione dei libri e della cultura, “unire le persone attraverso i libri”, come ufficializzato sul sito Bookcrossing.com.

Come funziona? Sul sito, lanciato nell’aprile del 2001 da Ron e Kaori Hornbaker, insieme ai cofondatori Bruce & Heather Pedersen, si può trovare l’elenco dei libri di “Bookcrossing – Neviano” (https://www.bookcrossing.com/mybookshelf/BC-Neviano/). Ognuno potrà contribuire all’iniziativa in modo semplice, prendendo o lasciando un libro, scambiando e facendo “camminare” un libro altrove, riportandolo in uno dei punti di raccolta, dopo averlo letto, oppure lasciandolo in un altro paese, in un’altra città, dovunque. Il libro è contrassegnato da un adesivo, e si potrà seguire il suo percorso.

 

“Primo fuoco” è l’esordio poetico di Eleonora Nitti Capone. Una poesia che osserva il lettore come un animale in gabbia, in cui quello che avviene è un incontro singolare dove l’autrice ci rende, come lei, osservatori a distanza. Nei versi di Eleonora Nitti Capone c’è l’intenzione di ricucire un sentiero interrotto, mettendo in contatto le due dimensioni, si tratta di una sfida mediata dall’accettazione da parte dell’uomo di mettersi al margine rispetto all’animale, in quanto facente parte della barbarie.

Si racconta di una mutazione storica nei rapporti tra l’uomo e la natura – Madre nutrice – abbandonata e vilipesa nei suoi viventi. Esiste un elemento titanico, un riferimento alla grandezza del divino, alla sua presenza nella natura; siamo dinanzi a un elemento al quale avremmo dovuto porgere l’orecchio, per ascoltare prima di un distacco totale, le avvisaglie di un disastro di là da venire.
Ciò che avviene è un processo di fusione del corpo e dello spirito con il corpo e con lo spirito della natura, nel quale l’io poetante è immerso.

Un alfabeto del corpo, un ricongiungimento di cui il “primo fuoco” è stato avvisaglia, segnale. Il congiungimento con la natura va al passo con il disgiungimento dalla famiglia umana, dall’esistenza vissuta come aggressione sistematica. La condizione di umanità che diventa natura si congiunge con la quiete dell’attesa.

“Primo fuoco”, di Eleonora Nitti Capone, colpisce per la coerenza e la misura adoperate, per un linguaggio che interroga, cercando risposte, e allo stesso è capace di evocare luoghi senza la necessità di un tempo definito, dimostrando una dimestichezza e un dialogo con le fonti classiche, confrontandosi con tematiche attuali, prima fra tutte proprio il rapporto tra poeta e natura, ambiente, ecosistema.

“Primo fuoco” è una raccolta che domanda, e che lascia il lettore in uno stadio sospeso, simile alla sensazione che si può provare nei paraggi delle verità che non hanno risposte, ma che ugualmente, per il solo averne apprezzato l’esistenza, anche per un breve attimo, hanno mutato la nostra percezione aspettativa della realtà.

 

Eleonora Nitti Capone studia Lettere Classiche all’Alma Mater Studiorum di Bologna e lavora con il teatro. Ha pubblicato la raccolta Maria dei Meschini (Oltretutto libri Editore) e Sola Carthago (Insedicesimo Edizioni). È nata a Lecce nel 1998 e vive tra il Salento e Bologna.

 

Pane lavoro e sangue nasce nel 2018, su iniziativa del Club per l’Unesco di Galatina (Le), che chiede a Elio Coriano di ricordare, coi suoi versi, “I Caduti del Cristo Risorto”, del 19 aprile 1903. Il Club per l’Unesco di Galatina, in collaborazione con il Comune di Galatina intese celebrare, nel 2018, la memoria di quei giovani galatinesi che in quella data vennero uccisi, vittime della miseria e dello sfruttamento, contribuendo con il loro sacrificio al risveglio della coscienza civile nel Salento che portò alla pronuncia di uno dei Primi Contratti di Lavoro tra Contadini e Agrari.

 

Elio Coriano è nato a Martignano nel 1955. Poeta e operatore culturale, insegna italiano e storia presso l’Istituto Professionale “Egidio Lanoce” di Maglie. Con Conte Editore ha pubblicato “A tre deserti dall’ombra dell’ultimo sorriso meccanico” (Three deserts from the shadow of the last mechanical smile – Premio Venezia Poesia 1996), nella collana Internet Poetry, fondata da Francesco Saverio Dodaro. Con “Le pianure del silenzio” tradotto in cinque lingue, ha inaugurato sempre per Conte Editore, E 800 – European literature, collana diretta e ideata da Francesco Saverio Dodaro. Nel 2005 ha pubblicato per “I Quaderni del Bardo”, “Dolorosa Impotenza. Il Mestiere delle Parole” con dieci disegni di Maurizio Leo e la prefazione di Antonio Errico. Nel 2006 per Luca Pensa Editore, nella collana Alfaomega, ha pubblicato “Scritture Randage” con la prefazione del filosofo cileno Sergio Vuskovic Rojo. Del 2007 è “H Letture Pubbliche (poesie 1996-2001)” con ‘i libri di Icaro’. Nel 2004 fonda assieme a Stella Grande e Francesco Saverio Dodaro il gruppo di musica popolare “Stella Grande e Anime Bianche” di cui è curatore dei testi e direttore artistico. Inoltre, negli ultimi due anni, ha curato e messo in scena una sua orazione su Gramsci, intitolata FÜR EWIG, accompagnato dal pianista Vito Aluisi. Nel 2010 pubblica, per Lupo Editore, “Il lamento dell’insonne”, vincitore nel 2012 del premio nazionale “Città di Mesagne”. Nel 2013, pubblica “Für Ewig 3” (Lupo Editore), presentato per il “76° Gramsci, Pensatore Unitario” il 27 giugno 2013 presso la Biblioteca della Camera dei Deputati.

Nel 2014 (poi ristampato nel 2015, e pubblicato nel 2017 in una nuova edizione) esce “A nuda voce. Canto per le tabacchine” (Musicaos Editore), opera che intende restituire una voce alle tabacchine morte il 13 giugno 1960 a Calimera, a causa di un incendio nei locali della ditta Villani e Franzo. I testi di “A nuda voce. Canto per le tabacchine” fanno parte di uno spettacolo teatrale e musicale realizzato da Elio Coriano, con Stella Grande e Vito Aluisi, rappresentato ancora oggi in tutta Italia, dall’ottobre del 2014. Il 29 settembre 2015 “A nuda voce. Canto per le tabacchine” è stato ospitato presso La Biblioteca della Camera dei Deputati.

Nel 2018 pubblica la raccolta in formato ebook “La solitudine del giostraio” (a cura di Stefano Donno). Nell’aprile del 2018, con Stella Grande e Vito Aluisi realizza il recital “Galatina 1903, Pane lavoro e Sangue”, i cui testi confluiranno in questo volume.

Nel 2019 riceve il Premio Nazionale di Letteratura “Memorial Salvatore Bonatesta” e il premio “Voci a Sud Est”, assegnato dal Comune di Uggiano la Chiesa (Le). Il 16 novembre 2019, riceve il Premio Martora d’Oro del Comune di Martignano.

“Pane lavoro e sangue” è la decima raccolta pubblicata da Elio Coriano.