Strumentazioni d’avanguardia per l’Ospedale di Molfetta: un segnale di forte sostegno alla Sanità pubblica

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BARI – Una postazione per l’esecuzione di esami Emogas Analitici (EGA) e supporti per la ventilazione non invasiva donati all’Ospedale di Molfetta. La consegna delle apparecchiature, comprendenti 10 caschi Bi-level, 10 maschere per ossigenoterapia CPap, 5 pulsossimetri digitali e materiale di consumo, è avvenuta stamattina al “Don Tonino Bello”. Dopo la donazione di un’identica dotazione all’Ospedale Corato, il Gruppo Granoro ha voluto lasciare un altro segno tangibile del proprio «sostegno agli operatori sanitari e alla Sanità pubblica», perché – ha ricordato l’amministratrice delegata Marina Mastromauro – «riteniamo che sia un bene pubblico da tutelare, con medici e personale tra i migliori al mondo, così come lo sono i piccoli ospedali».

Al breve incontro hanno partecipato il direttore del Dipartimento delle direzioni mediche ospedaliere,  Angela Leaci, il direttore amministrativo Rachele Popolizio, la dirigente responsabile del Presidio Anna Mundo, il responsabile della Cardiologia Claudio Paolillo, il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini e la presidente del Tribunale del Malato di Molfetta, Marta Pisani.

Le apparecchiature sanitarie, frutto delle più moderne e avanzate tecnologie nel campo della ventilazione non invasiva, rappresentano utilissimi ausili per l’unità di Cardiologia, ma anche per le attività d’urgenza del Pronto Soccorso e in genere per ogni necessità di terapia intensiva.

«Apparecchiature moderne – ha rimarcato la dr.ssa Leaci – che serviranno ancor più in questo momento di graduale ritorno alla normalità e che ci ricordano il grande lavoro svolto anche nell’ospedale di Molfetta nella fase più difficile. Per questo sentiamo di dover ringraziare di cuore la famiglia Mastromauro per la sua continua presenza accanto ai nostri ospedali e perché ci consente di avere più strumenti a disposizione ora che le nostre strutture sanitarie vanno adeguate per continuare a rispondere al meglio ai bisogni delle persone, tenendo conto delle esigenze di sicurezza che l’emergenza impone».

Dal punto di vista strettamente medico, infine, il dr. Paolillo ha sottolineato il valore dell’emogasanalizzatore, «un’apparecchiatura che in pochi minuti, con un piccolo prelievo di sangue, consente di valutare lo stato di ventilazione del paziente e quindi la migliore terapia da impiegare», così come i caschi CPap «confortevoli e ben tollerati dal paziente».