Appuntamento da non perdere a San Foca con il secondo Venerdì d’Autore del Posia Book Project

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Credits ph. Leonello Bertolucci

SAN FOCA – Un Salento segreto e tanti misteri da svelare! Luoghi non accessibili, come la Grotta dei Cervi a Porto Badisco, d’importanza mondiale e borghi sconosciuti nella campagna pugliese, come Roca Nuova, lungo la strada che collega Torre dell’Orso a Melendugno. Appuntamento da non perdere a San Foca con il secondo Venerdì d’Autore del Posia Book Project, l’originale progetto culturale ideato dal Posia Luxury Retreat & Spa per valorizzare il territorio salentino, i suoi autori e far vivere esperienze originali all’insegna della letteratura, della musica, della fotografia, dell’arte e artigianato, dello sport, del benessere e del gusto. Il prossimo 10 luglio alle 18 il fotogiornalista Leonello Bertolucci presenterà “Porto Badisco La Grotta dei Cervi” (Mario Adda Editore, 2019) e l’architetto Walter Carrozzo il suo “Terra Roce. Roca Nuova, storia di un passato ritrovato” (edizioni esperidi, 2019). Nel Cocktail bar The Green, strabiliante open space con giardino verticale del Posia, gli autori dialogheranno con la giornalista Mariella Piscopo, insieme a Maurizio Nocera (docente di antropologia culturale Università del Salento, membro della Società di Storia Patria per la Puglia, autore di saggi e narrativa) e Nini Ciccarese (speleologo, speleo-sub, giornalista, ricercatore, presidente e direttore scientifico del Gruppo Speleologico Salentino, referente della Soprintendenza Archeologica per la Sicurezza delle Grotte d’importanza archeologica). A cinquant’anni dalla scoperta della Grotta dei Cervi, avvenuta nel 1970 a Porto Badisco da parte di 5 membri del Gruppo Speleologico Salentino Pasquale De Lorentiis di Maglie (Mattioli, Albertini, Mazzotta, Evangelisti, Rizzo) il fotogiornalista Leonello Bertolucci propone un viaggio suggestivo per immagini in questo sito unico al mondo con oltre 3.000 pittogrammi risalenti al Neolitico. Ha percorso con gli occhi e la macchina fotografica quei cicli di pittogrammi in ocra rossa e guano di pipistrello, misteriosi e in gran parte incomprensibili, che rimandano a migliaia di anni fa, quando qualcuno già allora sentì il bisogno di “fotografare” il suo tempo. Testi di Maria Piccarreta, Andrea Indellicati, Maurizio Nocera, Nini Ciccarese, oltre a Leonello.

A pochi chilometri da Melendugno c’è un luogo misterioso, la cui storia s’intreccia fortemente con quella della Roca ricostruita in riva all’Adriatico da Gualtieri VI di Brienne alla metà del XIV secolo. Sono tanti gli interrogativi sui fatti che caratterizzarono l’evolversi del piccolo borgo posto nell’entroterra. Quali motivazioni e influssi esterni portarono alla nascita di questo casale? Cosa cela la chiesa parrocchiale di San Vito? Quali furono gli stili di vita e il ruolo che l’autorità civile ed ecclesiastica ebbero sul modus operandi della gente del luogo e sullo sviluppo di questa parte di territorio nel XVI secolo? A questi e altri interrogativi l’autore Walter Carrozzo prova a rispondere, attraverso la sua precisa analisi architettonica durante i lavori di restauro da lui stesso eseguiti, confrontando puntualmente le fonti.