Domani e domenica a Lecce le ultime due date di “Prometheus”

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LECCE – Il teatro e il mito per raccontare l’attualità. La compagnia salentina Poieofolà lancia il grido d’allarme per il teatro in difficoltà in tempo di covid e sceglie di andare in scena con la sua rassegna interpretando la quarantena eterna del titano Prometeo, costretto alle catene, come tutti noi oggi, per scontare gli errori commessi. E’ lui, ladro del fuoco a favore degli uomini, il protagonista della terza edizione de IL TEMPIO DELLE FOLE. La rassegna di dramma antico e teatro di letteratura prodotta da “POIEOFOLA’ – Costruzioni Teatrali” ha debuttato ieri a Lecce con PROMETHEUS (dal “Prometeo Incatenato” di ESCHILO). L’imponente e visionario allestimento firmato dai salentini Roberto Marius Treglia e Alberto Greco, che quest’anno, con PROMETHEUS, innescano anche una riflessione sul momento storico che stiamo vivendo con la diffusione del Covid19, è in scena nel chiostro dell’ex convento dei Teatini di Lecce fino alla prossima domenica, 27 settembre, tutte le sere (ore 21.00 – ticket 20 euro).

“Crediamo che il teatro e la cultura, settori più colpiti dal disastro pandemico e oramai in ginocchio più di altri, possano ancora una volta sensibilizzare e regalare emozioni – dice Roberto TREGLIA, che firma l’adattamento del testo e la regia, vestendo poi anche i panni del protagonista dell’opera. Con il nostro Prometheus portiamo in scena il messaggio positivo di fiducia nel progresso ma pure una presa di coscienza degli umani errori. Attraverso la prigionia e l’isolamento forzato di Prometeo, allontanato e tenuto a distanza perché considerato alla stregua di un untore, offriamo al pubblico un’alternativa visione carica di analogie tra il pensiero greco arcaico e il senso della nostra civiltà, che per indole è portata a sopravvivere e risorgere”.

L’opera viene proposta integralmente, attualizzata mantenendo la classicità, con l’inserimento della recitazione in metrica greca, in distici elegiaci e trimetri giambici, sui testi tradotti e adattati da Treglia. La direzione artistica della rassegna è di Alberto Greco che propone una chiave di lettura inconsueta con un allestimento di grande impatto, violento e macabro, studiato ad hoc per le preziose architetture dell’ex convento dei Teatini di Lecce. Ad impreziosire la messinscena costumi e accessori di fine artigianalità, il trucco di Make Up University di Giuseppe Leanza, le musiche originali di Corrado Production.

Sebbene attente alla magnificenza geometrica e fastosa del mondo greco, le scelte registiche immergono i testi classici nell’inconsueto e nell’irrazionale, tra mostruose creature mitologiche che non conoscono tempo. L’azione dei personaggi si svolge in un ambiente scenografico in continua trasformazione e la recitazione è frammista al canto e alla danza.

Ad interpretare PROMETHEUS è il gruppo di attori pugliesi di Poieofolà, con la partecipazione straordinaria del M° Cinzia Corrado che dà voce e musica al coro greco.

Prometheus, Roberto Marius Treglia – Kratos, Riccardo Martella – Bia, Fabio Corciulo – Efesto, Emanuele Frisenna – Io, Isaura Scorrano – Hermes, Tommaso Fiorentino – Oceano, Riccardo Abbate – Oceanine, Cinzia Corrado, Tiziana Renni, Luana Greco, Fiorella Demitri, Chiara Tricarico, Francesca Manzolelli, Maria Tricarico.

 

Il ticket individuale è reperibile nella sessione “biglietteria” del sito ufficiale www.poieofola.it al prezzo di 20 euro.

In ottemperanza alle misure di prevenzione alla diffusione del contagio da coronavirus sarà garantito il rispetto dei protocolli in relazione al controllo della temperatura corporea prima dell’accesso in loco e al distanziamento dei posti.