Nasce iNea, contenitore speciale per “condividere” il patrimonio culturale e naturale

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NARDO’ (Lecce) – Oltre la pandemia, oltre le restrizioni, oltre i tradizionali percorsi didattici. Nasce iNea, un programma di supporto alla didattica e integrazione del percorso scolastico organizzato dal Museo della Preistoria di Nardò e dal Laboratorio-Ecomuseo dell’Archeologia Costiera di Nardò con il patrocinio del Comune di Nardò. Un contenitore per condividere il patrimonio culturale e naturale del territorio neretino, che vede la luce in un contesto di restrizioni e distanziamento e quindi di emergenza, ma che mira a diventare un supporto stabile per le scuole e gli studenti, non solo di Nardò e del Salento.

Il progetto muove dalla convinzione che il patrimonio culturale e naturale riveste un valore aggregante attraverso il quale la comunità, a cominciare da quella scolastica, può costruire nuove forme di interazione e condivisione dei saperi partecipando allo sviluppo del territorio. Per questo motivo iNea è stato immaginato come uno spazio accogliente e flessibile all’interno del quale si potranno sviluppare iniziative diversificate a partire da nuovi stimoli e nuove esigenze. Uno spazio di apprendimento condiviso e, al contempo, di restituzione; un luogo, materiale e immateriale, nel quale consolidare la relazione tra Museo e Scuola ponendo al centro i bisogni e il valore degli studenti; un modo facile e diretto per entrare in contatto e approfondire temi e aspetti che fanno parte dei programmi scolastici.

Le attività strutturate all’interno del progetto, che è a disposizione di istituti e classi di ogni ordine e grado e di singoli studenti, mirano a stimolare la socializzazione e il coinvolgimento attraverso modalità differenziate di connessione tra i fruitori e il patrimonio culturale e naturale neretino. iNea prevede un servizio di supporto allo studio, di fatto un “doposcuola” speciale (e gratuito) per approfondire o chiarire argomenti specifici a disposizione degli studenti che potranno contattare direttamente gli studiosi impegnati nel Distretto della Preistoria di Nardò. Prevede anche percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, webinar di presentazioni e conferenze, dirette web con visite guidate all’interno del Museo e del Parco Naturale Regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano, contest ed eventi social, infine laboratori. Gli studiosi e i professionisti che offriranno il loro supporto agli studenti sono Alessandro Giuri (architetto), Angelo Cipriani (geologo), Dario Massafra (archeologo), Ilaria Paparella (paleontologa), Keiko Kitagawa (archeozoologa), Silvia Strafella (archeologa), Erica Abate (antropologa), con il coordinamento di Filomena Ranaldo, direttrice del Museo della Preistoria.

Per informazioni e adesioni si può contattare il Museo tramite chiamata o whatsapp al  349 6799790, oppure attraverso il sito web http://museodellapreistoria.com/ e tutti i canali social.

“Ancora una volta – dice l’assessore all’Ambiente e ai Musei Mino Natalizio – il Museo della Preistoria di Nardò fa uno splendido sforzo di condivisione della conoscenza, aprendosi all’esterno e “andando a trovare” i fruitori, in questo caso gli studenti di ogni livello scolastico. La pandemia è solo il pretesto per un progetto che ha tutte le carte in regola per diventare un supporto stabile alle normali attività didattiche”.

“Il Museo e il mondo della scuola – evidenzia l’assessore all’Istruzione Nadia Manieri – si incontrano grazie a iNea, un progetto utile e ambizioso che va oltre questo momento di emergenza e tutte le sue restrizioni, ma va anche oltre i tradizionali percorsi didattici. Sono certa che scuole e studenti sapranno cogliere questa ghiotta opportunità offerta dal nostro museo”.