Spazio aperto. Talk 3 Incontro on line con l’artista Loredana Longo, “Pratiche sociali e arte contemporanea”

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LECCE – Nuovo appuntamento on line per il Museo Castromediano di Lecce. Protagonista del talk è Loredana Longo, artista italiana (curriculum in allegato) tra le più interessate alle pratiche comunitarie e a una ricerca artistica capace di relazionarsi con i temi e fenomeni sociali e politici del presente. Nelle carceri, a stretto contatto con associazioni e altre realtà che si occupano di emergenze e problematiche, Loredana Longo ha avuto modo di entrare in relazione con storie, vissuti ed esperienze di grande impatto. Diritti umani, libertà, violenza, questioni di genere: sono diversi i grandi temi su cui l’artista si concentra da oltre vent’anni, spaziando dall’installazione alla performance, alla scultura.

Pratiche sociali e arte contemporanea: sono temi su cui il Museo Castromediano sta riflettendo attraverso mostre e progetti corali. Durante il talk l’artista racconterà i processi che accompagnano la sua ricerca.

 

Spazio apertoè il nome della call che il Polo biblio-museale di Lecce ha lanciato per sostenere i giovani artisti under 30 attraverso una call aperta agli studenti delle Accademie di belle arti di Puglia (Lecce, Bari e Foggia). Circa 60 sono le proposte arrivate nelle scorse settimane e nelle prossime ore la commissione nazionale coinvolta decreterà i 6 finalisti. Spazio aperto quindi alla sperimentazione dei linguaggi visivi, dal video alla performance, dalla pittura alla scultura, all’installazione, ma anche al rapporto diretto con operatori del settore, galleristi, critici, giornalisti, collezionisti.

Il Museo Castromediano infatti intende capovolgere il ruolo statutario dei musei per superare l’idea di uno spazio meramente espositivo e divenire luogo di produzioni, ma anche di incontri, dibattiti, dialoghi diretti attorno ai temi della contemporaneità. Perciò lo Spazio sarà aperto non soltanto a mostre, ma anche a studi d’arte, talk, dirette web e molto altro, destinate anche all’approfondimento dell’impegno di artisti e curatori, esempi di buone pratiche anche per i sei finalisti e per tutti gli altri studenti delle tre accademie che coinvolgeremo man mano.

L’iniziativa si realizza inoltre in connessione e con il patrocinio dell’Associazione GAI – Giovani artisti italiania sostegno della formazione e della circuitazione di artisti e artiste a livello nazionale e internazionale.

 

 

Loredana Longo (Catania, 1967; vive e lavora a Milano)

Artista poliedrica, utilizza svariate tecniche e materiali per realizzare le sue opere, che sono principalmente costituite da installazioni site specific, sculture, performance, documentazioni fotografiche e video.

La sua ricerca si può sintetizzare in quella che l’artista definisce “estetica della distruzione”, un insieme di visioni, spesso provocatorie, in cui distrugge e ricostruisce i suoi soggetti, creando opere molto suggestive e scenografiche. Nota soprattutto per una serie di lavori chiamati EXPLOSION, in cui l’artista costruisce dei veri e propri set teatrali che poi distrugge tramite un’esplosione per poi ricostruire tutto, lasciando parti incomplete che testimonino l’avvenuto, l’intero processo è inoltre documentato da un video proiettato accanto alla scena dell’esplosione. Le EXPLOSION, sono state presentate in diverse manifestazioni, teatrali, museali e gallerie private.

Nella serie FLOOR, costruisce enormi pavimenti in cemento, lavorando sul tema del cemento impoverito, ogni mattonella è costituita da calcestruzzo in cui emergono materiali che testimoniano metaforicamente il soggetto al quale l’artista si sta dedicando. Nel suo primo FLOOR ha affogato abiti di lavoratori di tre colori, verde, bianco e rosso, creando un pavimento / bandiera sul quale il pubblico era costretto a camminare. Il suo soggetto preferito rimane il fuoco con il quale lavora ogni materia, che sia esplosione, come nelle ultime ceramiche o bruciature come nei suoi Victory, tessuti in velluto in cui l’artista brucia con un saldatore elettrico immagini che ruba da internet. La scritta Victory diventa una provocazione, le immagini rappresentano spesso situazioni drammatiche o di interesse sociale e politico. Nei suoi Carpet, preziosi tappeti orientali, brucia sul manto scritte di politici occidentali, creando una sorta di collezione di preziosi aforismi.

La capacità con la quale utilizza molteplici materiali e tecniche, costituisce sicuramente la prerogativa fondamentale di quest’artista, che ama lavorare sulle grandi dimensioni, non tralasciando mai i particolari.

Da oltre vent’anni lavora sul territorio nazionale e all’estero.

 

 

MOSTRE PERSONALI RECENTI

 

 

2020

Quello che rimane, Monte di Pietà di Palazzo Branciforte, Palermo, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone

2019

Creative Executions, Officine Saffi, Milano a cura di Irene Biolchini e Lorenzo Madaro

Second Life, Sahrai flagship store, London, a cura di Marina Dacci

La conservazione della libertà, Fondazione Berengo, Venezia, a cura di Pietro Gaglianò

Ardente, Pinacoteca di Villa Zito, Palermo, a cura di Sergio Troisi

2018

Fake, Galleria Francesco Pantaleone, Palermo, testo di Lorenzo Madaro

V for Victory, Surplace, Varese, a cura di Lorenzo Madaro

Piedediporco, Galleria Francesco Pantaleone, Milano, a cura di Irene Biolchini

2017

Victory, La Mattanza, Consolato Generale d’Italia a New York (USA), a cura di Agata Polizzi

Another breack in the wall, Casa Museo Jorn, Albisola (I), a cura di Luca Bochiccio e Irene Biolchini

1mm di distanza, Spazio C.O.S.M.O., Milano (I)