Il Castello De Falconibus a Pulsano e il Mistero del fantasma della bella Angelica

1962

PULSANO (Taranto) – Sembra che esistano differenti opinioni e teorie riguardo l’edificazione e la storia del Castello di Pulsano. In questa sede verrà esposta quella, a nostro avviso, più plausibile essendo tra l’altro anche la più recente.

Il Castello di Pulsano è conosciuto col nome della famiglia che più di tutte apportò le maggiori modifiche strutturali al nucleo originario. Fu intorno agli inizi del XII secolo che gran parte della popolazione costiera si spinse maggiormente all’interno per cercare un rifugio alle continue incursioni dei pirati saraceni. Fu proprio la famiglia De Falconibus (Delli Falconi) ad acquistare un vecchio fortilizio in disfacimento, risalente probabilmente all’epoca bizantina e costituito da una torre a pianta quadrata, provvedendo ad un restauro e ad un ampliamento con l’edificazione di quattro torri, ognuna differente dalle altre.

Successivamente il castello, utilizzato per lo più come tenuta di caccia, passò in proprietà di diverse altre famiglie, nel 1274 apparteneva ai Sambiasi, nel 1357 ai Dell’Antoglietta che lo cedettero ad Ercole Petugy, che a sua volta provvide a ricostruire la Torre Quadrata o Torre Massima, Intanto nel 1326, nel tentativo di difendere il casale da un assalto saraceno proveniente dal mare, cadeva insieme ai suoi soldati Renzo De Falconibus, nato a Pulsano nel 1286, ed in memoria di tale evento il luogo dello scontro fu chiamato Terra Rossa.

La famiglia De Falconibus sarebbe rientrata in possesso del feudo dopo il 1388, cominciando intorno al 1400 un’opera di ricostruzione del castello, andato in precedenza distrutto, su disposizione di Marino De Falconibus e, proprio per tale motivo la fortezza avrebbe assunto anche  il nome della famiglia. In seguito a tale riedificazione esso assunse il suo attuale aspetto, salvo il fatto che all’epoca era circondato da un fossato scavalcabile con un ponte levatoio ligneo. Nel 1480 alcune milizie di Pulsano, agli ordini di Giovanni Antonio Delli Falconi, figlio del suddetto Marino, furono inviate in difesa di Otranto caduta nelle mani dei Turchi.

Dopo aver cambiato diversi proprietari, infine il castello giunse alla famiglia Muscettola e nel 1819 il Principe Giovanni Muscettola permise che alcune famiglie utilizzassero il fossato come orto. A riprova di ciò, le mura settentrionale ed orientale insieme a tre delle cinque torri risultano addossate ad abitazioni private. Durante il regno di Gioacchino Murat, tre cannoni in dotazione al castello sarebbero stati trasferiti a Taranto. Agli inizi del XX secolo la struttura diventava di proprietà del Comune.

Posto nel centro dell’abitato, all’angolo nordorientale dell’antica cinta muraria, il castello ha una pianta quadrangolare ed è rinforzato da cinque torri di diversa fattura e misure, Il nucleo originale, rappresentato dalla Torre Quadrata si affaccia sulla piazza che dal maniero prende il nome. La struttura si sviluppa su tre piani e presenta le armi di alcune famiglie che lo hanno abitato e conserva alcuni frammenti di piccoli affreschi. Si dice che dal suo sottosuolo parta un cunicolo, ora murato, che lo collegava al Castello di Leporano.

Ma le sorprese non finiscono, come nei migliori manieri scozzesi, anche il castello di Pulsano custodisce una storia di fantasmi. Infatti si racconta che nelle notti di luna piena si aggira negli ambienti della struttura una bellissima fanciulla bionda vestita di bianco. La tradizione vuole che si tratti di Angelica, la diciottenne unica figlia di Renzo De Falconibus che, dopo la morte del padre in difesa del paese, rimasta orfana fu catturata, imprigionata, probabilmente anche stuprata, quindi decapitata ed, infine, murata nella torre dove ancora il suo corpo sarebbe custodito. Diversi testimoni giurano ancora oggi di udire talvolta, nelle notti di plenilunio, disperati lamenti femminili, altri ancora sostengono di aver intravisto l’evanescente figura della giovane muoversi con circospezione sulle terrazze del maniero …

 

Cosimo Enrico Marseglia