No alla plastica in mare…potrebbe essere la fine…l’opera di Vincenzo Vallone al Joli park hotel di Gallipoli

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GALLIPOLI (Lecce) – “NO alla plastica in mare…potrebbe essere la fine…” è il titolo dell’ opera realizzata dall’architetto Vincenzo Vallone e installata all’ingresso del Joli Park Hotel – Caroli Hotels a Gallipoli. L’opera, realizzata in tecnica mista acciaio corten e inox, vernice e corda marinara (dimensioni 183 x 172 cm), è stata dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica cardine dell’edizione 2018 della Giornata Mondiale della Terra promossa dall’Onu. La quantità  di rifiuti plastici che ogni secondo, nel pianeta, vengono gettati in mare è pari a 250 kg e si calcola che entro il 2050 il peso della plastica negli oceani potrebbe superare quello di tutti i pesci (dal Festival National Geographic – Sky al Parco della Musica di Roma).

Vallone vive e lavora a Telese Terme. Si è consacrato alla progettazione degli spazi urbani, al recupero storico, alla pianificazione territoriale e alle tematiche dell’ambiente e del paesaggio. Dipinge da sempre. Le sue opere ripercorrono e documentano la contemporaneità. Esse sono, lamiere “fiorite”, materia posta alla base di un atteggiamento ideologico che coinvolge l’architettura, la scultura e la pittura. I contenitori nei quali viviamo, o che ci fanno compagnia nel quotidiano, sono lamiere, come l’elettrodomestico, la lampada, la poltrona, la macchina, l’aereo, le tettoie metalliche e ancora le grandi stazioni di una volta monumentali, epocali, surreali. Il segno e le chincaglie, il taglio e la manualità riconducono a tematiche d’altri tempi, quelle cui si aggrappa la memoria di ciascuno di noi. Vengono accompagnate da cromatura e concluse da una punteggiatura colorata fino ad ottenere il connubio tra bassorilievo e pittura. Così l’opera esprime la sintonia dell’architettura, la più intellettuale delle arti, con le altre arti visive  e si completa, attraverso la colorazione, in un nuovo campo narrativo ed estetico. E le opere lo dimostrano. Ha partecipato, tra gli altri, al Premio “Terna2008” e “Terna 2009”; Concorso per le opere d’arte presso il Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI sec. in Roma; Concorso Matitalia del Comitato Italia; le sue opere partecipano allo “spazio risonanze” dell’Accademia di S.Cecilia-Auditorium Parco della Musica di Roma.

“E’ il simbolo galleggiante del mare, la barca a vela – evidenzia l’architetto Vallone riferendosi alla sua ultima creazione – incollerita, dalla brillantezza perduta, racchiusa in un cerchio, sottesa tra le cime- ormeggio e il banchetto di pesci posti in linea a proteggere le vele. Per salvarle. E sulla vela in bruno rossastro, la grande mano ammonisce. Come in un sogno la circonferenza contiene il lirismo e la poetica marinara di una composizione d’ambiente. Smarrito. Invece è denuncia all’inquinamento che ha colpito il mare per la presenza della plastica ( e non solo ) sui fondali; ed è terrore quando questo materiale incappa nelle reti dei pescatori. Difendiamo il mare, corre il rischio di restare senza vita. …potrebbe essere la fine …di questo Mondo meraviglioso.”