NARDO’ (Lecce) – Proseguono le attività del “Festival di Pasqua e Primavera” di OLES sotto la direzione artistica di Giandomenico Vaccari e il coordinamento artistico di Maurilio Manca, e realizzato grazie al sostegno e al finanziamento della Regione Puglia e dell’Assessorato all’industria turistica e culturale, con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese e di Apulia Film Commission.
Si entra nel vivo del rito del Venerdì Santo il 19 aprile, alle 13, presso la Cattedrale di Nardò(ingresso libero) con l’esecuzione delle Sette ultime parole di Cristo sulla Croce di Franz Joseph Haydn a commento della Passione di Cristo.
L’opera di Haydn, a Nardò nella versione originale per orchestra del 1785, è articolata in sette sonate, più una introduzione in tempo maestoso e adagio e un movimento conclusivo denominato «Il terremoto» (Presto e con tutta forza), che descrive il terremoto che sconvolse il Calvario. Composta nel 1785 per soddisfare la richiesta di un canonico di Cadice che attendeva una musica per accompagnare l’annuale celebrazione della Passione del Venerdì Santo, la Musica in strumentale sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in croce esprime la profonda fede di Haydn, cattolico conservatore da sempre convinto dell’efficacia emotiva della musica strumentale in chiesa.
“Fui invitato a realizzare questo lavoro dal Vescovo della città di Cadice” – scrive lo stesso Haydn nella prefazione alla partitura –. “Ogni anno era tradizione di eseguire in Cattedrale un nuovo Oratorio durante la Quaresima, secondo modalità altamente suggestive ma che comportavano importanti soggezioni per il compositore. Pareti, finestre e colonne della chiesa erano ricoperti di tendaggi neri, e solo un grande lucerniere pendente dal centro della volta rompeva la solenne oscurità; a mezzogiorno le porte venivano chiuse e la cerimonia cominciava. Dopo una breve liturgia, il Vescovo saliva al pulpito, pronunciava la prima parola ed una propria riflessione su di essa; quindi andava a prosternarsi davanti all’altare per circa dieci minuti, durante i quali si eseguiva la musica. Allo stesso modo il Vescovo pronunciava poi la seconda parola, una seconda omelia e la musica seguiva la conclusione del suo discorso, per sette volte…”.
A dirigere l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES la bacchetta del maestro salentino Eliseo Castrignanò. Dopo anni di esperienza come pianista collaboratore e maestro del coro in diversi teatri del mondo, ha studiato direzione d’orchestra con maestri di fama internazionale a Milano, Firenze, Copenhagen. Ora si dedica costantemente alla direzione, occupandosi indistintamente sia del repertorio operistico che sinfonico e collaborando con orchestre e solisti di fama internazionale. In qualità di direttore ospite ha diretto l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra della Provincia di Bari, l’Orchestra Rudiae, l’Orchestra Nuova Cameristica di Milano, l’Orchestra Vincenzo Galilei di Fiesole, l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto, la Florence Symphonietta di Firenze, la Danish Radio Symphony Orchestra di Copenhagen, l’Orchestra della Radio di Atene, la Kapu Bandi Orchestra di Helsinki, l’Orchestra Sinfonica di Bourgas.