“Orchestrissima” venerdì 24 maggio Chiesa di S. Irene a Lecce

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LECCE – Orchestrissima è il titolo del concerto che l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Musica ‘Tito Schipa”, diretta da Giovanni Pellegrini, terrà Venerdì 24 Maggio 2019 alle ore 20:00 nella splendida cornice della Chiesa di S. Irene, Corso Vittorio Emanuele II a Lecce.

Continuano gli appuntamenti della stagione concertistica 2018/2019 del Conservatorio, che ha visto protagonisti sia i docenti che, parallelamente alla loro mission didattica hanno messo in evidenza anche le eccellenti qualità virtuosistiche, sia gli studenti, cui l’Istituzione offre, con la partecipazione attiva a questi eventi, l’opportunità di formarsi anche fuori dalle pareti delle aule. E principalmente agli studenti è dedicato il concerto dal significativo titolo: “Orchestrissima”. Saranno infatti protagonisti gli studenti del Conservatorio che, a fianco dei propri docenti, metteranno alla prova, dinanzi al pubblico,  le competenze acquisite nelle aule di studio: si tratta di un’occasione di formazione alternativa, imprescindibile per una futura carriera da musicista.

Significativa la sinergia con la Curia Arcivescovile di Lecce, che ha sostenuto il Conservatorio in questa manifestazione, offrendo uno degli scrigni più preziosi, la Chiesa di S. Irene; evidente prova di un’Istituzione aperta alla collaborazione con gli Enti locali per la promozione del talento e dell’arte sul territorio.

Il programma proposto dall’orchestra propone  una pagina paradigmatica del maggiore sinfonismo ottocentesco, la celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo di Antonin Dvorak. Dal Nuovo Mondo non è solo una Sinfonia, e il mondo nuovo che essa schiude non è solo un luogo geografico ma è un luogo della mente: un pensiero strutturato e pure cangiante, aperto alla conoscenza e alla relazione di umanità.

Anche le altre pagine in programma, entrambe di Jean Sibelius attestano la pienezza del pensiero orchestrale all’ingresso del Novecento. Finlandia (1900) è l’atto di partecipazione alla sollevazione di intellettuali ed artisti contro l’oppressione zarista, tanto da diventare un vero e proprio inno della libertà di un intero popolo.

Valse triste (1904 nella versione definitiva) richiede un organico decisamente più contenuto, ma è anch’essa pagina rappresentativa di una tipologia di sinfonismo, quella legata alla drammaturgia.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili