PUGLIA – Da Foggia a Lecce, da Bari a Taranto: sono 100mila gli studenti pugliesi che oggi hanno manifestato nei 13 cortei che hanno inondato le strade della Regione. Dal Terzo Sciopero Globale per il clima il messaggio degli studenti è chiaro: dalla politica non vogliamo solo pacche sulle spalle, costruiamo insieme la Puglia del futuro!
“Giustizia climatica è giustizia sociale: la lotta contro i cambiamenti climatici è una lotta per istruzione gratuita, accessibile a tutti e ricerca finanziata. Il nostro Paese spende circa 10 miliardi in meno degli altri nella zona UE in istruzione e ricerca (3,5% del PIL a fronta del 4,5% della media europea), precludendo l’accesso all’istruzione a migliaia di studenti e rendendo impossibile governare democraticamente la transizione ecologica. Scuole ed Università sicure ed ecosostenibili sono un primo passo fondamentale per agire concretamente in questa importante battaglia. Vogliamo vivere in ambienti sicuri ed ecologici, la Regione Puglia finanzi immediatamente un piano per mettere a norma gli istituti scolastici e ridurre l’impatto ambientale ed energetico degli stessi” dichiara Davide Lavermicocca, Coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia.
“Il mondo intero si trova al bivio: possiamo mantenere un sistema economico e sociale che ci sta portando verso l’estinzione, oppure possiamo immaginare e realizzare una società che difenda la vita e i diritti di tutte e tutti. Se la politica vuole davvero dare risposte alle piazze degli studenti approvi subito un piano di finanziamenti per mezzi di trasporto gratuiti ed ecologici per tutti e tutte. Non vogliamo più sottostare al ricatto ambiente-salute-lavoro-istruzione: oggi eravamo in piazza anche con i lavoratori perché la battaglia per la giustizia climatica riguarda tutti e tutte noi. Serve definire un nuovo modello di sviluppo e di produzione per iniziare a disegnare davvero la società del futuro” continua Vittorio Ventura, Coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia.
“I potenti della terra ci hanno strappato il futuro, adesso per noi giovani è il momento di lottare contro tutto questo. Abbiamo solo 11 anni per costruire la Puglia del futuro: siamo in crisi, non c’è più tempo. L’8 novembre torneremo nelle piazze di tutta la Puglia per continuare la nostra lotta: la mobilitazione non si ferma, avanti fino alla vittoria!” concludono Ventura e Lavermicocca.