Ippolito Chiarello a “I fatti Vostri” per incontrare il piccolo Alberto

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LECCE – Martedì 29 ottobre nel corso di “I Fatti Vostri”, la trasmissione del mattino di Rai2 condotta da Giancarlo Magalli, ci sarà l’incontro a distanza di dieci anni tra l’attore Ippolito Chiarello e il piccolo Alberto, ragazzino oggi dodicenne che si rese inconsapevole protagonista di una foto simbolo agli esordi del Barbonaggio Teatrale, il progetto ideato dall’artista pugliese che quest’anno ne celebra il decennale con il consueto appuntamento leccese Artisti barboni per un giorno (il 19 ottobre in Piazza Sant’Oronzo).
Chiarello – che da “attore barbone” in questi anni ha attraversato l’Europa valicandone i confini, approdando in Canada e coinvolgendo nel suo cammino numerosi attori e operatori teatrali – nelle scorse settimane si è messo sulle tracce di quanti, in un modo o nell’altro, hanno partecipato ai primi dieci anni di vita del Barbonaggio Teatrale. Tra le foto che hanno segnato queste dieci edizioni ne spicca una su tutte, lo scatto che ritrae l’artista intento nella sua performance e un bambino di appena due anni che lo ascolta rapito. Un momento speciale che rappresenta il senso del Barbonaggio secondo il suo ideatore: la strada, l’attore, l’incanto negli occhi dello spettatore. Chiarello decide di cercare quel bambino lanciando un messaggio sui social, l’appello diventa virale e poi tutto accade inaspettatamente, l’attore ritrova il suo piccolo spettatore e vuole incontrarlo. Alberto oggi ha 12 anni, vive a Nardò ed è un appassionato di teatro “Quel giorno – racconta il padre – avevo dato due euro a mio figlio e gli ho insegnato che la cultura si paga, qualche anno dopo, per la prima volta, è entrato in un teatro e dopo aver assistito allo spettacolo mi ha detto: papà io voglio rimanere qui”.

Il Barbonaggio Teatrale tornerà sabato 19 ottobre a Lecce con il consueto appuntamento “Barboni per un giorno”, oltre sessanta “attori barboni” abiteranno Piazza Sant’Oronzo che per una notte si trasformerà  in un grande teatro all’aperto. L’evento – a cura di Nasca Teatri di Terra, diretto da Ippolito Chiarello, in collaborazione Marcella Buttazzo, Mariliana Bergamo e Francesca D’Ippolito – è organizzato con il patrocinio del Comune di Lecce, dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale – Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali della Regione Puglia, del Teatro Pubblico Pugliese e dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro in network con C.re.s.co, gemellato in Francia con la compagnia Les Ethern’Elles e Le projet “Le conte des contes”, sostenuto dalla città di Nantes nell’ambito di “Créations partagées”. Avec le soutien du CGETCoordinamento delle realtà della scena contemporanea. Un’edizione speciale, in occasione del decennale, che prenderà il via alle 18.30, nella sala dell’Open Space di Piazza Sant’Oronzo, con la proiezione del film “Ogni volta che parlo con me” di Ippolito Chiarello e Matteo Greco, un viaggio poetico del barbone nel cuore delle capitali europee. A seguire (ore 19:30) spazio all’assemblea pubblica e informale nel corso della quale critici, operatori, artisti e pubblico si confronteranno sul significato dell’esperienza del barbonaggio teatrale che da movimento locale ha poi valicato i confini italiani per diffondersi e radicarsi in altri Paesi. Alle 21.30 la consueta lettura della “Preghiera del clown” di Antonio de Curtis darà il via alle performance degli attori  che fino alle 23 si esibiranno tra la piazza e le strade limitrofe.
Artisti Barboni per un giorno sarà preceduto da un laboratorio teatrale speciale che si svolgerà dal 15 al 18 ottobre (info al 347.4741759) finalizzato a esplorare la pratica del barbonaggio e preparare un proprio corredo tecnico e di repertorio per affrontare la strada. Quattro giorni di lavoro con artisti dei vari settori, a partire naturalmente dal teatro, la danza, la musica, performer, scrittori, semplici cittadini, critici, per creare i contenuti, ridefinire la modalità, creare un gruppo stabile di artisti che possa abitare le piazze in solitaria o in gruppo, rimettere in moto la pratica giornaliera del mestiere e dell’incontro con nuovo pubblico. Il laboratorio si concluderà con la consegna del “kit del barbone”.