Sabato 26 e domenica 27 ottobre ultimi giorni di visita al Parco Archeologico di Rudiae a Lecce

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LECCE – Il 27 ottobre l’ultima domenica di visite guidate nel Parco Archeologico di Rudiae (Via San Pietro in Lama) a Lecce sarà speciale grazie alla collaborazione con il festival Conversazioni sul futuro (24/27 ottobre – conversazionisulfuturo.it). La visita delle 10 (ingresso 5 euro) si concluderà, infatti, con il concerto del trio La Cantiga de la Serena che dalle 12 proporrà i brani de “La Fortuna“, recente disco prodotto da Dodicilune, nella collana Fonosfere. Nell’uliveto che si affaccia sull’anfiteatro romano costruito durante il regno di Traiano (98-117 d.C.) si esibiranno Fabrizio Piepoli (voce, chitarra, shruti box, tar), Giorgia Santoro (flauto, flauto basso, xiao, bansuri, tin whistle), Adolfo La Volpe (oud, cetra corsa, chitarra portoghese, bouzouki irlandese, saz, laud, armonium indiano, glockenspiel) affiancati per l’occasione da Vincenzo Gagliani (percussioni). Un concerto acustico con canti della tradizione popolare pugliese dal Salento al Gargano (ninnananne, tarantelle, pizziche) accostati ad antiche cantighe e romanze sefardite (espressione della cultura degli ebrei spagnoli) e splendide melodie delle tradizioni provenzale, arabo-andalusa e irlandese, antichi canti di gioia, di preghiera e d’amore. La prenotazione è obbligatoria  info@parcoarcheologicorudiae.it.

Il giorno prima, sabato 26 alle 10 e alle 16, e domenica alle 16 le visite guidate avranno il solito ticket d’ingresso di 4 euro. Grazie a un accordo stipulato tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e A.R.Va SRL, in collaborazione con il Comune di Lecce, dal 14 luglio è stato possibile, infatti, per migliaia di turisti, appassionati, curiosi e cittadini salentini visitare il parco ogni sabato e domenica (durante la settimana solo su prenotazione).

Rudiae è uno dei siti archeologici più importanti del Salento. La città è nota soprattutto per aver dato i natali a Quinto Ennio (239-169 a.C.), il padre della letteratura latina. Nell’area archeologica sono state portate alla luce tombe ipogee scavate nella roccia e tratti delle monumentali fortificazioni messapiche, oltre a strade basolate ed edifici pubblici di Età romana. La presenza dell’anfiteatro, già ipotizzata in passato, è stata confermata solo di recente con gli scavi archeologici avviati nel 2011 e conclusi nel 2017. La visita di circa due ore è supportata dal virtual tour su tablet e da pannelli con foto, ricostruzioni virtuali e illustrazioni grafiche.

La città di Rudiae è nota soprattutto per aver dato i natali a Quinto Ennio (239-169 a.C.), il padre della letteratura latina. Nell’area archeologica sono state portate alla luce tombe ipogee scavate nella roccia e tratti delle monumentali fortificazioni messapiche, oltre a strade basolate ed edifici pubblici di Età romana. Il percorso di visita prende avvio dall’area di Fondo Acchiatura. Qui è possibile visitare le strutture archeologiche messe in luce nel corso dei vecchi scavi degli anni ’50, ovvero le due strade basolate ortogonali, il luogo di culto e l’ipogeo ellenistico, al quale non è possibile accedere. Dopo aver visitato i resti archeologici di Fondo Acchiatura, il percorso prosegue sul lato nord dove un varco nel muro a secco consente un’affascinante veduta dall’alto dell’anfiteatro, immerso in una cornice di ulivi secolari arricchita dalle tipiche architetture rurali (muretti a secco, torri colombaie, ecc). Si accede nell’Anfiteatro, costruito durante il regno di Traiano (98-117 d.C.), mediante una rampa di scale in acciaio situata in corrispondenza dell’ingresso sud del monumento; il sito è parzialmente fruibile anche per persone con disabilità motoria, poiché è presente un percorso semi-sterrato lungo il lato est che, attraverso una rampa in terra, permette di scendere nell’anfiteatro dall’ingresso nord. In seguito, si risale dalla rampa in terra e da lì si percorre la stradina perimetrale che consente una vista stupenda del settore ovest, dove è possibile osservare la stratificazione delle strutture del lacus, dell’anfiteatro e del muretto a secco ottocentesco, impreziosita dalla presenza degli ulivi. Oltre agli aspetti archeologici, il sito, distante dall’inquinamento acustico della città, è caratterizzato da un silenzio suggestivo, interrotto solo dal frinire delle cicale, e dagli aromi delle presenze botaniche mediterranee (timo, rucola a fiori bianchi, orchidee, ecc.), in grado di sviluppare molteplici percezioni sensoriali.

Il Parco Archeologico di Rudiae dista da Lecce poco meno di 3 km in direzione sud-ovest. L’ingresso al Parco, dotato di un parcheggio interno nell’area di Fondo Acchiatura, è situato in Via A. Mazzotta (40°19’55.6″ N 18°08’46.3″ E), di fronte all’IISS Presta Columella. Per la visita si consigliano scarpe comode, copricapo/cappellino e acqua. La visita di circa due ore è supportata dal virtual tour su tablet e da pannelli con foto, ricostruzioni virtuali e illustrazioni grafiche.