LECCE – Si inaugura, oggi 1 novembre 2019 alle ore 18:30 la mostra “Il Sud: l’arte, gli artisti” a cura Gian Piero Personè con la collaborazione di Daria Vernaleone, Mara Gemma e il team dell’ Ass.ne True Colors.
L’esposizione riguarda i maestri meridionali a cavallo tra ‘800 e ‘900, conosciuti nel panorama artistico nazionale e internazionale: da Vincenzo Gemito ad Attilio Pratella, da Giuseppe Casciaro a Giuseppe De Matteis, da Stanislao Sidoti a Ugo Malecore; tra gli altri, sono presenti opere finissime di Leonardo Quesi – noto nel Regno di Napoli per la tecnica particolarissima dei “fili incollati”, che riproducono Sant’Oronzo e Sant’Irene – sino a giungere a tempi più recenti con le opere di Edoardo De Candia, Ugo Tapparini, Ezechiele Leandro e tanti altri.
Lo spazio che accoglie questa magnifica collezione è la chiesa rinascimentale di San Sebastiano conosciuta a Lecce come la chiesa delle “pentite”, attuale sede della Fondazione Palmieri. Un luogo iconico e suggestivo che si presenta al pubblico in una veste neutra: le modulazioni del bianco che compongono l’ambiente, le grandi finestre laterali che lo irradiano di luce naturale, sono tutti elementi che permettono di valorizzare al meglio le opere d’arte in esso contenute.
Ad arricchire questa seconda edizione – la prima è avvenuta nel 2015 a Palazzo Vernazza a Lecce – è l’inserimento di arredi coevi alle opere, sempre di manifattura meridionale e in linea con lo stile dei quadri e delle sculture.
Ecco il motivo – secondo il curatore – del distinguo tra “arte” ed “artisti”, poichè le arti applicate qui presenti, non solo contribuiscono a ricreare quella atmosfera di altri tempi, rievocando il gusto e la raffinatezza, ma si innestano in un percorso di imprinting culturale in cui il SUD è leit motiv di un viaggio sensoriale e pluridisciplinare tra le arti; una geografia del Meridione che qui, accomuna artisti e artigiani che provengono dalla Campania, dalla Calabria, dalla Sicilia e dalla Puglia e che si presentano al pubblico simultaneamente in uno spazio atemporale che valorizza il singolo e l’insieme nelle varie peculiarità di ciascun intervento.
L’esposizione è aperta al pubblico sino al 15 novembre con i seguenti orari: 10:00 – 13:00; 17:00 – 20:00.