Anche quest’anno il Treno della Memoria parte da Taviano

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TAVIANO (Lecce) – Quasi tutto pronto per la partenza del gruppo di giovani tavianesi al “TRENO DELLA MEMORIA” 2020, un percorso educativo culturale che li condurrà suoi luoghi in cui è stata scritta una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale. L’ Amministrazione Comunale ha aderito per il terzo anno consecutivo all’iniziativa  che si prefigge di stimolare i partecipanti ed educarli alla cittadinanza attiva, facendoli sentire cittadini europei, attraverso un viaggio nella Storia e nella Memoria. Il progetto nazionale è organizzato dall’Associazione “Treno della Memoria” di Torino e dall’Associazione “Tdf Mediterranea” che dal 2005 promuove il progetto in Puglia.

Sono 6 i ragazzi tavianesi di età compresa tra i 18 e i 25 anni (Fierravanti Giulia, Liviello Simone, Giardini Silvia, Albano Angela, De Marco Enrica, Coppola Valentina) che partiranno il 26 Gennaio 2020 per vivere un’esperienza unica.  Il viaggio avrà la durata di 9 giorni e li condurrà come prima tappa a Cracovia in cui è prevista la visita guidata all’ex Ghetto Ebraico e al Museo della Fabbrica di Schindler ed ai Campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau, cui è dedicata un’intera giornata che si conclude con una cerimonia di commemorazione presso “Il piazzale dell’Appello”.  E’ prevista una tappa intermedia a Berlino, Praga o Budapest al fine di ampliare le conoscenze e il percorso culturale.

“Rinnoviamo, per il terzo anno consecutivo, una così nobile iniziativa che offre ai nostri giovani l’opportunità di conoscere, di ripercorrere la storia visitandone i luoghi, di coltivare la memoria che, come asserisce Liliana Segre “è un antidoto all’ indifferenza”; è  il nostro tentativo di creare una civiltà più giusta e più umana sulle fondamenta della cultura e della maturità della coscienza” Assessore Paola Cornacchia.

“Prerogativa di questa amministrazione, nei confronti dei nostri giovani, è di offrire opportunità di conoscenza, di approfondimento, facendo tesoro degli insegnamenti della storia, soprattutto di avvenimenti così orrendi come l’ Olocausto in cui, per dirla con Primo Levi, “l’ uomo divenne cosa per l’ altro uomo”; è nostro dovere coltivare la memoria, ai fini di un progresso in termini di umanità e di civiltà” Giuseppe Tanisi Sindaco.