Lunedì 20 luglio Incontro e spettacolo nel centenario dell’Anisetta De Giorgi alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce

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SAN CESARIO DI LECCE – Lunedì 20 luglio (ore 18:30) nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce il progetto Alchimie ospita l’incontro “Distillato di storia nel centenario dell’Anisetta De Giorgi”, la specialità più conosciuta e apprezzata dello storico liquorificio del comune salentino. Una storia affascinante che sarà ripercorsa da Antonio Monte (ricercatore CNR-ISPC, vice presidente Aipai – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) con la partecipazione di Renato Covino (docente di Storia Economia e Archeologia Industriale dell’Università degli studi di Perugia e già presidente dell’Aipai) e Mariano Longo (Docente di Sociologia e Direttore del Dipartimento di Storia, Società, Studi sull’Uomo dell’Università del Salento). L’incontro sarà anche l’occasione per presentare “Gli spiriti di San Cesario”, calendario di attività dell’estate di Alchimie, progetto sostenuto da Fondazione con il Sud, in collaborazione con il Comune di San Cesario, promosso da un folto e qualificato partenariato guidato dal Centro italiano dell’International Theatre Institute – Unesco e composto da Astràgali Teatro, Espéro, Teatro dei Veleni, Teatro Zemrude, VariArti e NovaVita. Interverranno Fabio Tolledi (presidente Centro Italiano dell’International Theatre Institute – Unesco e direttore artistico di Astragali Teatro) e gli altri partner coinvolti. A seguire (ore 20) lo spettacolo, prodotto al Fondo Verri, “Polvere di stelle. La vita, un paese, il lavoro delle donne nella distilleria” di Antonio Zoretti con Piero Giovanni Rapanà e Giuseppe Luigi Fioschi per il trattamento e la regia di Mauro Marino  L’ingresso è gratuito con posti limitati e prenotazione obbligatoria. Info 0832306194 – 3892105991 – teatro@astragali.org.

«La storia dell’impresa De Giorgi, produttrice di alcol e liquori per il mercato provinciale ma nota anche in tutta Italia e all’estero per il liquore Anisetta, è un caso di studio esemplare dell’imprenditoria pugliese della prima metà del Novecento», sottolinea Antonio Monte. «Imprenditoria costituita essenzialmente da ditte “a conduzione famigliare”, in cui le sorti dell’attività sono strettamente dipendenti dalle scelte imprenditoriali del capofamiglia e dalla capacità dei figli di assumere a loro volta il controllo dell’azienda. I De Giorgi diventano distillatori intorno ai primi anni del secolo scorso. Il 1906 segna la svolta: Vito, con il primogenito Nicola smettono di lavorare nel mulino di Carmine de Bonis (suocero di Vito) e si dedicano esclusivamente alla produzione in proprio di alcol e liquori», prosegue il ricercatore. «Sin dal 1906 Casa De Giorgi è molto attiva nella pubblicizzazione dei propri prodotti, partecipando a numerose esposizioni. Tra i riconoscimenti, spesso ricordati anche sulle etichette dei prodotti De Giorgi, le medaglie d’oro ricevute all’Esposizione di Siena del 1907 e alle Esposizioni riunite di Roma del 1911. Tra il 1912 e il 1915 avviene il passaggio di gestione dell’attività da Vito a Nicola. A distanza di qualche anno, Nicola sceglie di investire non solo nella produzione ma anche nella distribuzione dei propri prodotti. Nel 1915 è tra le ditte premiate iscritte al “Gran Libro d’Oro” dei Benemeriti del Lavoro. Pochi anni dopo Nicola è ormai pronto per divenire un vero e proprio “industriale” e, nel 1917 affida a Giovan Battista Forcignanò la progettazione e realizzazione di un moderno stabilimento industriale puntando, sulla differenziazione dei prodotti e avviando perciò contemporaneamente una distilleria, un liquorificio, con reparto di imbottigliamento e una cantina enologica con reparto per la trasformazione delle fecce e delle vinacce», continua il racconto di Monte. «De Giorgi riesce a raggiungere anche il mercato nazionale e internazionale attraverso il liquore Anisetta, divenuto la specialità della Casa sin dai primi anni di attività. La ditta ha suoi rappresentanti nelle maggiori piazze italiane. La fama raggiunta dal liquore Anisetta va di pari passo con i riconoscimenti e la pubblicizzazione del prodotto. Ad appena 15 anni dalla nascita della ditta, il 20 luglio 1920, Nicola De Giorgi riceve da Vittorio Emanuele III un autorevole riconoscimento quale il Brevetto della Casa Reale. La Ditta Nicola De Giorgi ha rappresentato per 90 anni un’industria di prim’ordine a livello regionale e nazionale».

Lo spettacolo “Polvere di stelle” nasce per sottolineare la rilevanza del lavoro femminile all’interno della Distilleria De Giorgi. La memoria di un “ragazzino oggi uomo”, che torna indietro nel tempo e prova a dare chiarezza ai ricordi e alle lusinghe di un tempo ormai perduto, latore di “progresso” presto finito. Un testo assertivo e al tempo stesso pervaso da una solenne malinconia: “La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” diceva Gabriel Garcia Marquez. “Polvere di Stelle” parte da una piccola inchiesta, condotta dall’autore nella cerchia familiare, scavando nei ricordi di parenti che hanno avuto ruolo nella conduzione della distilleria. Il racconto di una vita passata, di un paese, il lavoro delle donne nella Distilleria San Giorgi e tutti i desideri e sogni svaniti dalla sua chiusura.La “voce” di una radio annuncia la chiusura della distilleria De Giorgi. Una dozzina le donne che hanno perso il lavoro. Avevano trascorso parte della loro vita alle prese con gli alambicchi nella fabbrica, distillando essenze e ora.