Domenica 30 agosto “Io che amo solo te.Le voci di Genova” apre “Posia Concert” a San Foca

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SAN FOCA – Dal 30 agosto al 27 settembre (ore 19 – ingresso gratuito con posti limitati e prenotazione consigliata 0832881300) il Posia Luxury retreat & Spa di San Foca ospita, nel suo Green Bar, una nuova rassegna a cura della cantante Serena Spedicato che si muoverà tra musica d’autore, sonorità mediterranee e jazz. “Posia Concert” prenderà il via domenica 30 agosto con “Io che amo solo te. Le Voci di Genova”, un progetto originale della stessa Serena Spedicato e dello scrittore Osvaldo Piliego. La cantante leccese, per l’occasione anche voce narrante, accompagnata dal fisarmonicista Vince Abbracciante, ripercorre la vita e le canzoni dei cantautori genovesi dagli anni ’50 sino a oggi. Intellettuali prima che cantanti, alternativi nei valori e negli stili, si ispiravano al jazz, alla filosofia esistenzialista e ai grandi chansonnier francesi. Spedicato, con la sua voce dal timbro originale e affascinante, interpreta alcuni celebri brani di Fabrizio De André, Luigi Tenco, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Ivano Fossati. Le canzoni sono intervallate dai testi originali dello scrittore Osvaldo Piliego con aneddoti, cenni biografici, analisi linguistiche e del contesto storico e sociale. “Poche strade, un gruppo di amici e una manciata di anni consegnati all’eternità. La storia dona il nome alle cose. La chiamano “Scuola” anche se a me piace chiamarla magia o un gioco piuttosto del destino fortunato che ha voluto l’incontro di tanta bellezza in così pochi metri”, scrive Piliego. “A poche ore dalla Francia e affacciata sul mare. L’eco dell’America  sui dischi jazz che attraccavano con le navi e il sussurro degli chansonnier poco dopo il confine. Questo è forse il segreto di Genova. O forse non lo scopriremo mai”, prosegue. “Questo concerto è la mia dichiarazione la mia piccola serenata a un città e a un tempo del cuore il  mio e quello di tanti che in queste note e in queste parole hanno imparato l’amore”. Il programma proseguirà a settembre con “La Cantiga de la serena”, trio composto da Fabrizio Piepoli, Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe  che proporrà, tra gli altri, i brani del cd “La Fortuna”, prodotto da Dodicilune nella collana Fonosfere (domenica 6), lo spettacolo “Rrosa. Canti e storie di Rosa Balistreri” con le voci di Cristiana Verardo ed Enza Pagliara (domenica 13), la presentazione di Maletiempu, terzo progetto discografico del duo composto dalla cantante Rachele Andrioli e dal fisarmonicista Rocco Nigro, prodotto, come i precedenti Maldimè e Malìe, da Eraldo Martucci e dalla Dodicilune (domenica 20) e il quintetto jazz Kulu Sé Mama composto da Gabriele Rampino (sax soprano e tenore e sound design), Maurizio Bizzochetti (chitarre), Maurizio Ripa (piano), Maurizio Manca (basso elettrico) e Daniele Bonazzi (batteria). Inizio concerti ore 19. Ingresso gratuito con possibilità di sorseggiare e degustare un aperitivo durante il live o di fermarsi dopo il concerto per la cena nell’Aura restaurant. Posti limitati. Prenotazione consigliata 0832881300 – posia.it

Domenica 30 agosto
“Io che amo solo te. Le voci di Genova” è un progetto originale di Serena Spedicato e dello scrittore Osvaldo Piliego. La cantante leccese, per l’occasione anche voce narrante, accompagnata dal fisarmonicista Vince Abbracciante, ripercorre la vita e le canzoni dei cantautori genovesi dagli anni ’50 sino a oggi. Intellettuali prima che cantanti, alternativi nei valori e negli stili, si ispiravano al jazz, alla filosofia esistenzialista e ai grandi chansonnier francesi. Spedicato, con la sua voce dal timbro originale e affascinante, interpreta alcuni celebri brani di Fabrizio De André, Luigi Tenco, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Ivano Fossati. Le canzoni sono intervallate dai testi originali dello scrittore Osvaldo Piliego con aneddoti, cenni biografici, analisi linguistiche e del contesto storico e sociale. “Poche strade, un gruppo di amici e una manciata di anni consegnati all’eternità. La storia dona il nome alle cose. La chiamano “Scuola” anche se a me piace chiamarla magia o un gioco piuttosto del destino fortunato che ha voluto l’incontro di tanta bellezza in così pochi metri”, scrive Piliego. “A poche ore dalla Francia e affacciata sul mare. L’eco dell’America  sui dischi jazz che attraccavano con le navi e il sussurro degli chansonnier poco dopo il confine. Questo è forse il segreto di Genova. O forse non lo scopriremo mai”, prosegue. “Questo concerto è la mia dichiarazione la mia piccola serenata a un città e a un tempo del cuore il  mio e quello di tanti che in queste note e in queste parole hanno imparato l’amore”.