Tre masserie Passeggiata eco-storica a Frigole

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SALENTO – Il COVID-19 ancora non è passato ma la vita sociale ricomincia, con attenzione e precauzioni.
L’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole riprende la sua attività domenica 23 maggio con una passeggiata che toccherà tre masserie storiche di Frigole: Lamia, Baciucco e Olmo.
Costruite nel 17° secolo, con torri e ponti levatoi per difendersi da “li Turchi”, alcune di esse sono ancora attive, altre in abbandono, ma tutte bellissime. Scarpe comode, cappellino, una borraccia d’acqua, è tutto quello che occorre.
Percorreremo strade rurali tra campi coltivati e la selva macchiosa, raccontando la storia e le storie dei luoghi. Il percorso di circa 2 ore è adatto anche ai bambini.
L’appuntamento è alle 9, alla masseria Lamia, sulla litoranea tra Frigole e San Cataldo, proco prima del poligono militare. Plus code:  c763+pp lecce. Basta copiare questo codice su google maps per raggiungere facilmente il punto d’incontro.
Sarà inoltre possibile iscriversi al gruppo Amici dell’Ecomuseo delle Bonifiche per ricevere informazioni su iniziative e appuntamenti.
L’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole, nato nel 2013 su iniziativa del Comitato per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale leccese ha ottenuto nel luglio scorso il riconoscimento da parte della Regione Puglia, inserendolo nella rete che conta altri 14 Ecomusei sparsi nel territorio pugliese.
L’agro a nord di Lecce è una sintesi unica di mare, macchia e campi agricoli, percorso da una rete di canali, frutto di tre campagne di bonifica succedutesi tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, che ne hanno trasformato la connotazione originaria di palude malarica.
Con l’Ecomuseo delle Bonifiche le comunità di Frigole e Borgo Piave vogliono raccontare una storia ricca di successi, di eventi ma anche di recenti frustrazioni; mostrare i luoghi e i paesaggi; offrire i prodotti della terra e della macchia; ma anche ripensare insieme il passato e il presente per progettare un futuro di benessere, rispettoso dell’ambiente, in una relazione di socialità viva.
L’Ecomuseo vuole essere uno dei capisaldi del piano della rigenerazione del litorale leccese, un progetto di offerta paesaggistica e turistica che può essere occasione e motore per un nuovo sviluppo di un territorio per tanti anni dimenticato.