È di Taranto, Rosa, la protagonista del romanzo “Rosa stacca la spina” di Igor Nogarotto

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TARANTO – Igor Nogarotto: “La Rosa di cui parlo è reale, è stata la mia compagna, pugliese, con cui ho convissuto per anni meravigliosi a Taranto. Quando nel romanzo parlo del mare mi riferisco al Mar Grande e al Mar Piccolo che confluiscono nella città pugliese. Quando parlo di vacanze, faccio riferimento a varie località della costa adriatica e ionica, come Otranto, Castellaneta Marina o Policoro”.

Una decisione, quella di porre fine alla propria vita perché malata terminale, che si interseca e scontra con condizionamenti morali e la reale possibilità di farlo in base alla legge: in Italia la questione è sempre più dibattuta, come dimostrano i fatti di cronaca legati al 43enne Mario per cui è stata decisa la tipologia di farmaco da utilizzare, vicenda che già viene definita “svolta storica“. In alcuni Stati Europei invece è già completamente legale. Ed è lì che Rosa ipotizza di recarsi per “staccare la spina”, perché in Italia “farebbe troppo rumore”.

L’amore è anche lasciare andare l’Altro se è la sua volontà?

Rosa stacca la spina (Edizioni Effedì) è il nuovo romanzo dello scrittore Igor Nogarotto, in libreria e sugli store digitali, in pochi giorni entra nella TOP100 di AMAZON alla 13° posizione della Narrativa Italiana.

Come ci spiega Igor: “I due protagonisti, a distanza di molti anni dalla fine della loro relazione, si ritrovano in una clinica. Rosa è gravemente malata. Insieme ripercorrono i ricordi della coppia, in una tessitura che gioca con il flashback, tra ironia e pianti, tra commozione e goliardia. Nel romanzo si accarezzano le delicate tematiche del suicidio assistito e dell’eutanasia. L’amore è anche lasciare andare l’Altro se è la sua volontà?”.