Barletta Piano Festival, sabato 23 luglio recital di Gloria Campaner, tra le pianiste italiane più conosciute nel mondo

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BARLETTA (BAT) – La trentacinquenne pianista veneta Gloria Campaner sabato 23 luglio, alle ore 21.15, sarà la grande protagonista del Barletta Piano Festival, che proprio in questi giorni ha avuto notizia dal Ministero della Cultura dell’ingresso nel novero delle manifestazioni finanziante con il Fondo unico dello spettacolo. Un traguardo davvero prestigioso per l’iniziativa diretta da Pasquale Iannone con l’organizzazione degli Amici della Musica Mauro Giuliani, che sabato verrà festeggiato nel salone dell’Hotel La Terrazza con il raffinato recital della nota concertista, un curriculum nel quale spiccano esibizioni alla Carnegie Hall di New York e alla Kioi Hall di Tokyo. Gloria Campaner suonerà i primi quattro dei sei Momenti musicali op. 16 di Sergej Rachmaninov e i Preludi op. 28 di Chopin, compositore al quale Rachmaninov si ricollega direttamente.

Pianista versatile, Gloria Campaner ha fatto della musica la sua ragione di vita, corroborata dalla relazione artistica e sentimentale con lo scrittore e critico musicale Alessandro Baricco, con il quale lo scorso anno ha realizzato per Lingotto Musica, a Torino, sei incontri tra musica e letteratura con il progetto «I migliori anni della nostra vita».

L’artista vanta più di venti vittorie in con­corsi nazionali ed internazionali e svolge attività concertistica nei prin­cipali festival e nelle stagioni di ogni continente. Appassionata camerista, collabora con Sergey Krylov, Johannes Mo­ser, Angela Hewitt, Tamsyn Waley-Cohen, Igudesman&Joo, il Quar­tetto di Cremona e i solisti della Stuttgart Radio Symphony Orchestra, della Filarmonica della Scala e della Royal Concer­tgebouw, solo per citarne alcuni. E diffonde con impegno la musica contemporanea, cosa che ha fatto anche con l’esecuzione in prima assoluta di lavori scritti apposta a lei da Marton Illès, Jorg Widmann, Vittorio Montalti e Giovanni Sollima. Ha pure collabo­rato anche con alcune star del jazz come Franco D’Andrea, Leszek Mozdzer, Stefano Bollani e uno dei più amati esponenti del pop elettronico, in Italia, Boosta dei Subsonica. E a Barletta il pubblico l’ascolterà in alcune pagine rappresentative della letteratura pianistica, a partire dai primi quattro «Momenti musicali» di Rachmaninov, compositore nel quale il disagio dell’esistenza rappresenta un segno caratteristico nel solco di una tradizionale romantica che si ricollega a Chopin, nei confronti del quale i «Momenti musicali» sono pienamente debitori, in particolare il secondo e il quarto brano.

Nel 1892 Rachmaninov compone i «Morceaux de Fantaisie» op. 3, suo primo importante lavoro per pianoforte. Ma è nel 1896, con i «Six Moments Musicaux» op. 16 che la personalità del musicista russo riesce ad esprimersi compiutamente con l’affioramento di una corposità fonica, un addensamento armonico e una tensione melodica che sono i segni caratteristici di un sentimento tipicamente tardoromantico e decadente.