Venerdì 31 marzo doppio appuntamento con il festival itinerante dei Canti di Passione

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Venerdì 31 marzo doppio appuntamento con il festival itinerante dei Canti di Passione, organizzato dall’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, alle 17:00 fa tappa a Lecce e alle 19:30 Castrignano  dei Greci nelle due località i cantori e i vari artisti condurranno i partecipanti in un viaggio emozionale e di fede. Sui sagrati delle chiese e nei centri storici riecheggiano le parole del Vangelo “Ce custi o gaddho na cantalìsi” (e si udì il gallo cantare) cantate in griko o in lingua romanza.

I canti di Passione sono un percorso tra il fisico e l’emozionale che rimanda ai secoli passati, ai rituali dell’area grika, agli eventi tradizionali, ai riti religiosi della settimana santa. I “Pasiuna tu Christù” sono la modalità più complessa e articolata attraverso la quale il popolo esprime il suo misticismo, il simbolismo morte, rinascita-resurrezione di Cristo.

A Lecce il viaggio devozionale e di fede inizia alle ore 17:00 dalla Chiesa Greca ci si sposterà alla Chiesa di San Giovanni Evangelista ad emozionare i partecipanti con i canti de i Passiuna tu Christù, il rtimo e la gestualità tipiche, gli Astèria di Giorgio Filieri. Il nome della formazione fondata e diretta da Giorgio Filieri nel 1993, deriva dal greco e significa stelle. I cantori del gruppo hanno contribuito con la loro ricerca e attività di recupero a far rivivere a Sternatia e in altri comuni del territorio le antiche tradizioni.

Il percorso emozionale prosegue con la Compagnia de Lu Santu Lazzaru  formata da giovani cantori che da anni portano il canto tradizionale in giro tra case e masserie. Lu Santu Lazzaru è un canto di questua cantato durante la settimana santa, la vita nelle comunità, a base agricola-pastorale, era scandita dai grandi avvenimenti liturgici; fra questi la Pasqua, con la sua liturgia complessa e piena di simbolismi, quali morte, rinascita e resurrezione di Cristo e della natura.

La pietas popolare alle ore 19:30 sarà rappresentata nella Chiesa Maria SS. Annunziata a Castrignano  dei Greci con la Compagnia te San Simone e la Compagnia di Salvino, i  Trillanti (Lazio) e i Cantori della Bottega del Teatro di Zollino.

La compagnia te San Simone eseguirà lu Santu Lazzaru nella versione delle zone di Sannicola. La compagnia di Salvino nasce attorno alla figura dell’artigiano figulo “Salvino De Donatis”, che nel periodo della settimana Santa, sin da giovanissimo, smetteva il suo essere “figulo” diventando “fisarmonicista di Santu Lazzaru”. Della compagnia fanno parte il figlio Vito e altri amici e parenti come Marco Vantaggiato alla Voce, Franco Perrone, Luigi Polimeno.

A seguire si esibiranno i Trillanti, provenienti dal Lazio, con canti della settimana santa della Ciociaria. La rappresentazione porterà a vivere un paesaggio sonoro fatto di preghiere e leggende legate agli ultimi istanti della vita di Cristo, canti di questua legati ai momenti della passione o come canti di processione. Il viaggio sonoro si basa sulle ricerche storico culturali ma anche sull’innovazione e riproposta di alcuni canti di questua portati dalle “Cantarelle”: ragazzine che durante la quaresima cantavano casa per casa. I canti e i suoni legati alla Quaresima ricoprono un ruolo centrale nel panorama della musica tradizionale. I musicisti sono: Mattia Dell’Uomo: Tamburi e cornice, percussioni, voce Simone Frezza: Fisarmonica, organetto, voce Elisabetta Rossi: Voce Valerio Frezza: Chitarra Battente, Bouzouki, mandolino Pierpaolo Rossi: Viola, Violino Alessandro Magnante: Basso Art director: Mattia Dell’Uomo.

Infine i Cantori della Bottega di Zollino con I passiuna tu Christù che rappresenta per Zollino, la testimonianza più alta della propria identità grica. Si tratta di un articolato e intenso canto di questua della durata di circa venti minuti, che ripercorre il racconto evangelico della Pasione di Cristo e prende anche il nome di A’ Lazzaro (San Lazzaro). Negli anni ’50 non era difficile incontrare nel periodo pre-pasquale numerosi gruppi di contadini-esecutori che, accompagnandosi con uno strumento musicale, si spostavano di paese in paese cantando la vicenda di Cristo. Poi cominciò una lenta e progressiva decadenza. Antimo Pellegrino è il più anziano cantore vivente della Grecìa Salentina e depositario dell’autenticità di questa cantica tramandata, con viva voce ed appassionata gestualità, sino ad oggi. “La Bottega del teatro” di Zollino dopo aver recuperato il canto de La Passione nel 1981 l’ha mantenuta viva grazie ai giovani cantori che hanno saputo apprenderla dai maestri depositari.