Alla scoperta del Salento: il Ciolo

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Foto Giulio Rugge

Meta turistica e scenografia naturale per film e serie televisive ambientate nel Salento, il Ciolo è una delle zone più caratteristiche e suggestive di questa terra, sia perché si tratta di un’insenatura a strapiombo sul mare, sia per la rigogliosa vegetazione che ben si presta ad escursioni e sessioni di trekking a contatto con la natura e alla scoperta della macchia mediterranea.

Il nome Ciolo deriva da “giole”, ovvero “corvo” o “gazza”; volatili presenti sul territorio da sempre e che proprio in quest’area usavano nidificare.

Ovviamente alla bellezza del paesaggio, si unisce anche la portata storica delle grotte marine diventare negli anni oggetto di studio e preziosa fonte di informazioni storiche, tanto che a partire dall’ottobre 2006, il Ciolo è stato inserito nel “Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” proprio al fine di tutelarne la bellezza e importanza.

Il ponte Ciolo ricade nel comune di Gagliano del Capo e può essere raggiunto da Santa Maria di Leuca, al termine di un percorso lungo la costa salentina per stupirsi dinanzi alla maestosità della roccia che affonda in un mare verde cristallino raggiungibile da una scalinata che conduce ad una minuscola insenatura.

Il Ciolo è famoso anche per il suo ponte, meta di appassionati temerari che sfidano la sorte tuffandosi dalle rocce circostanti, o direttamente dal ponte, ovvero da oltre 40 metri.

Per chi preferisce trascorrere una giornata all’insegna dell’esplorazione, non può perdere la visita alla Grotta Grande conosciuta anche come Grotta degli Spiriti, nota per il laghetto di acqua dolce sorgiva al suo interno, che offre sfumature che vanno dal verde al rosso.

Altra grotta da visitare è quella delle Prazziche, raggiungibile anch’essa a nuoto, al cui interno sono stati ritrovati manufatti neolitici, ceramiche e resti di rinoceronti.

di Claudia Forcignanò