Tutto pronto per la quarantesima edizione del Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca

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SALENTO – Maestri carristi al lavoro per allestire la quarantesima edizione del «Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca».

In questi giorni c’è un gran fermento nei capannoni della zona industriale di Corsano, in provincia di Lecce, dove i gruppi di volontari capitanati dagli storici maestri cartapestai si danno un gran da fare per completare quelle che sono vere e proprie opere d’arte, pronte a sfilare nel corso della due giorni di manifestazione che si svolgerà l’’11 e il 13 febbraio 2024.

La kermesse, definita “il più bel Carnevale del Salento” è organizzata dalla Pro Loco di Corsano guidata da Salvo Bleve, con i patrocini del Comune di Corsano, dell’Unione dei Comuni Terra di Leuca e dell’Unpli (Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia).

«Ripartiamo dopo tre anni per quella che si preannuncia come un’edizione fantastica – annuncia il presidente Bleve – dopo due anni di fermo a causa del Covid e dopo la recente edizione del 2023 che si è svolta comunque ma senza la creazione dei carri. L’entusiasmo di tutti è alle stelle e non vediamo l’ora di scendere in strada per far ammirare questi capolavori»

Le sfilate si svolgeranno con partenza da via Kennedy alle ore 15. Il corteo mascherato, nutrito da tantissimi gruppi di ballo, da innumerevoli coreografie e da tanta musica, si snoderà su via Regina Elena per poi raggiungere la centralissima piazza San Biagio.

Ad accompagnare la festa nel corso della prima giornata di sfilate ci sarà il gruppo degli “Sbandieratori di Carovigno”, mentre nella giornata finale del 13 ci saranno la “Misto band” di Specchia e la “Quadriglia” di Alessano e Corsano.

Tre i carri in gara, che saranno preceduti dal carro di apertura della Pro Loco.

Il gruppo “Quelli che il macello”, guidato dal carrista Carlo Morrone, presenterà il carro «Liberi di volare». Il soggetto sarà legato alla tematica dell’adozione, con la figura di Stitch, il draghetto che viene adottato da una famiglia umana, che preferisce rimanere con le sorelle sostenendo che “insieme siamo una famiglia”. La figura sarà collegata a una colomba guerrigliera capovolta, che si scontrerà con un corvo che uscirà da un nido, in cui sono presenti le uova simbolo di problemi come il bullismo sui social. Insieme come famiglia appunto, supereranno tutti questi problemi, e a fare da corollario ci saranno tanti elementi sapientemente creati con la cartapesta, tra cui un surf e un pianoforte.

Il gruppo “Mir”, capitanato da Cesario Ratano, proporrà il carro «Basta!». In questo caso la tematica sarà un grido verso la pace e contro le guerre, soprattutto quella israelo-palestinese, e contro il massacro di Gaza. La scena sarà dominata dalla testa della statua della Libertà che, caduta a terra tra le due ali di una colomba ferita, rappresenta il simbolo dell’Occidente. Il carro sarà sormontato da un drago buono che cerca di ribellarsi ai guerrafondai in mezzo a tante macerie, mentre in alto ci sarà un muro dove saranno raffigurati disegni ispirati a Banksy. Sul retro infine, sarà realizzato lo “yin e yang” in bianco e nero, simbolo del bene e del male. Nella struttura meccanica del carro, saranno utilizzati i movimenti realizzati dal compianto capocarrista Pasquale Rizzo.

Il gruppo “Picca ma boni” di Patù, coordinato dai carristi Sergio Abaterusso e Francesco De Nuccio, sarà in gara con il carro «Questa non è una favola. Ognuno dovrebbe essere padrone del proprio destino». Sarà un appello alla pace contro la guerra russo-ucraina. Ad aprire la scena sarà una grande bicicletta su cui stanno pedalando una madre e una figlia che si stanno costruendo la propria strada. Davanti avranno un portone che si apre e si chiude come i singoli momenti della vita, mentre sui lati nelle garitte ci saranno due corvi che decidono il destino delle persone. Le donne sono ucraine e dietro di loro ci sarà la Russia raffigurata con le torri del Cremlino, e con la figura di un grande orso al centro, che rappresenta l’istinto animale di Putin e delle forze armate. Dietro a tutto l’allestimento infine, ci sarà un mulino che avrà le pale composte da puzzle con i colori della pace.

«Ripartire dopo un lungo periodo di fermo dovuto alla pandemia non è facile – commenta Sabrina Bisanti, assessore comunale di Corsano con delega alla cultura, turismo, politiche giovanili e pubblica istruzione – ma già l’anno scorso abbiamo potuto constatare quanto Corsano e l’intero Capo di Leuca fossero legati al Carnevale. Eppure l’anno scorso è stata “solo” una festa di piazza con il coinvolgimento di gruppi mascherati, senza la presenza di carri allegorici che sono l’anima del Carnevale di Corsano. Si percepiva l’entusiasmo – aggiunge – e tanta voglia di ripartire, e a dimostrarlo è stata la partecipazione di tanta gente che ha gremito la piazza.

Quest’anno, quindi, si riparte, confermando la simbiosi di collaborazione e organizzativa tra la Pro Loco, l’Amministrazione Comunale e le aziende che vorranno contribuire; soprattutto siamo pronti a ripartire più forti che mai con l’entusiasmo dei numerosi gruppi mascherati e dei carristi, che ringraziamo infinitamente per il lavoro che fanno pur tra mille difficoltà.

Quest’anno poi, il Carnevale di Corsano potrà contare sull’importante contributo economico del POC Puglia 2014-2020, che l’Unione dei Comuni Terra di Leuca ha destinato al Comune di Corsano che, a sua volta, girerà alla pro Loco per l’organizzazione della manifestazione».

In attesa delle sfilate è in programma, il prossimo 26 gennaio nel ristorante “Re dei re” di Surano, una cena sociale per una raccolta fondi da devolvere alla manifestazione.