BARI – Due rappresentazioni teatrali recitate in dialetto barese, tra principesse delle favole, monologhi del condannato a morte di Victor Hugo e i ricordi d’infanzia tra le strade di Bari vecchia a firma di Giuseppe Lorusso. Un originalissimo mix di storie, racconti e leggende che l’Aps Martinus, con la rassegna “Giardini di Pietra – luoghi, versi e storie di Bari vecchia“, ha voluto portare in scena grazie alla collaborazione con la Compagnia Teatrale Artù, diretta dal regista e attore Maurizio Sarubbi. I prossimi 11 e 25 maggio dalle ore 19.30 la suggestiva corte di palazzo Bianchi Dottula (strada dei Dottula n.10), recentemente restaurata, diventerà un palcoscenico a cielo aperto con gli spettacoli “La storia terciute” e “Abbasce la cape”. Il primo è la storia, molto divertente, di quattro principesse, protagoniste delle favole più famose: Biancaneve (Maurizio Sarubbi), Cappuccetto Rosso (Caterina Rubini), Cenerentola (Antonella Ranieri) e La Bella Addormentata (Susi Rutigliano) si incontrano in una sala d’aspetto di un ginecologo, per la prima volta chiacchierano tra loro in attesa del proprio turno. I dialoghi, assolutamente non volgari, sono incentrati sulle esperienze personali vissute con i propri “principi azzurri”, che proprio azzurri non si riveleranno. Scambi di battute in dialetto e in lingua incroceranno le loro favole d’ origine, sembra di vederle queste fiabesche donne sedute nei sottani o in una corte di Bari vecchia che ridono, scherzano, si disperano e piangono. Il secondo momento teatrale dal titolo “Abbasce la cape”, diretto e interpretato da Maurizio Sarubbi, è previsto per sabato 25 maggio. Lo spettacolo è la creativa e toccante “fusione” tra il romanzo “L’ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo, commovente testo che narra le agonie di un uomo in attesa del giorno della sua morte mentre si perde tra i ricordi della sua vita passata (infanzia, giovinezza e età adulta). Questi ricordi si incrociano con i “Racconti di strada Angiola” di Giuseppe Lorusso, antologia di memorie, personaggi e scenette popolari legate alle antiche tradizione di Bari vecchia. «L’idea di proporre questi spettacoli in dialetto nella corte di un palazzo storico nasce dalla voglia di ridare al pubblico le suggestioni e le sensazioni che si vivevano un tempo nelle corti e nelle stradine della città vecchia, quelli che abbiamo immaginato come giardini di pietra dove si respira ancora la storia secolare di Bari – spiegano i referenti dell’Aps Martinus -. Dei veri e propri palcoscenici popolari dove per secoli si è svolta la “scenica” quotidianità dei baresi tra attività commerciali, scambi di storie, di racconti e di ricordi e momenti tradizionali cadenzati». Gli appuntamenti sono inseriti nella rassegna di eventi “Giardini di Pietra – luoghi, versi e storie di Bari Vecchia” (che proseguirà sino al 26 maggio) realizzata per promuovere la conoscenza della storia, dell’arte, dell’architettura e delle tradizioni di Bari vecchia e per raccogliere fondi destinati al restauro della chiesa di San Martino, riaperta dopo 60 anni dall’associazione promotrice. Prenotazioni al numero 349.6673986 (whatsapp) costo: 13 € (*gratuito per i minori).
Ultimi Articoli
Il grande cinema breve torna a Rocchetta Sant’Antonio con Ettore Bassi e la musica...
Rocchetta Sant'Antonio (Foggia) – Martedì 12 agosto 2025, a partire dalle ore 20:30, nella suggestiva cornice del centro storico di Rocchetta Sant'Antonio, in piazza...
“Le Due Bari 2025”: gli appuntamenti dal 13 al 18 agosto del programma culturale...
Teatro, musica, danza, cabaret e molto altro animeranno il Ferragosto in città grazie a "Le Due Bari 2025", il programma culturale e sociale promosso dal Comune di...
Presentato ad Alberobello il Trulli n’Beer 2025: ci siamo! E’ partito il countdown per...
L’attesa sta per finire! Aquattro giorni dall’inaugurazione, Trulli n’ Beer 2025 entra ufficialmente nella sua fase più calda. Dopo la conferenza stampa dei giorni...