Concerto d’organo di Diego Cannizzaro, domenica 13 ottobre nella Basilica di Santa Caterina d’Alessandria di Galatina

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GALATINA (Lecce) – Il FOS, giunto alla decima edizione, prosegue il suo percorso itinerante con il concerto di Diego Cannizzaro, organista titolare della Cattedrale di Cefalù. L’atteso appuntamento è previsto per domenica 13 ottobre a Galatina nella suggestiva Basilica di Santa Caterina d’Alessandria (ore 19.30). Tra tanti tesori artistici, la Basilica custodisce un prezioso esemplare di Organo a canne di scuola napoletana del 1558 (restauro di Tollari nel 2008) di cui domenica potremo riascoltare l’affascinante suono nel repertorio interpretato dal maestro organista, in perfetta sintonia con l’età dello strumento. Il programma prevede infatti opere firmate da autori di fine Cinquecento, fra i quali Antonio Valente, Giovanni De Macque e Bernardo Storace. La nota Toccata e Variazioni sopra la Follia di Spagna di Alessandro Scarlatti chiuderà invece il concerto, in un percorso stilistico che dal Cinquecento conduce a sonorità settecentesche.

Attivo come organista, pianista e clavicembalista, Diego Cannizzaro è stato invitato in diverse rassegne musicali in tutta Europa e negli Stati Uniti. Dirige il Dipartimento di musica liturgica dell’Istituto Universitario Tisia, insegna organo e tastiere storiche presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Bellini di Caltanissetta ed è Ispettore onorario per gli organi storici della Regione Sicilia. Ha inciso numerosi CD per “La Bottega Discantica”, “Bongiovanni” e “Tactus” occupandosi principalmente di musica antica dell’Italia meridionale e della musica organistica tardo ottocentesca italiana.

Il FOS, diretto da Francesco Scarcella, è organizzato dall’Istituto di Cultura Musicale J.S. Bach di Tricase, con il sostegno del Ministero della Cultura e di Regione Puglia, d’intesa con la Soprintendenza per le province di Brindisi e Lecce e con il patrocinio della Provincia di Lecce, dei Comuni di Lecce, Andrano, Minervino e Salve, del Conservatorio Tito Schipa, dell’Università del Salento e delle Diocesi leccesi