MONOPOLI –
Con lo spettacolo Insight Lucrezia con Nunzia Antonino e Adriana Gallo chiude la stagione 2024/2025 del Teatro Mariella di Monopoli intitolata ‘Non c’è tempo’, promosso e organizzato da Ubuntu non solo teatro aps ets con il sostegno dell’Assessorato alla cultura del Comune di Monopoli in collaborazione con Apad Onlus, Biottega benefit, Donne in corriera e Sentieri armonici.
Da una scrittura originale della scrittrice napoletana Antonella Cilento con le musiche dal vivo dell’Ensemble Orfeo Futuro (Luciana Elizondo, Giovanni Rota, Pino Petrella, Gioacchino De Padova) e la regia di Carlo Bruni, lo spettacolo andrà in scena domenica 13 aprile alle 18.30 eccezionalmente al Teatro Radar sempre a Monopoli. Una produzione Linea d’Onda realizzata con la collaborazione di Cantieri teatrali Koreja, L’Amoroso, Kuziba Teatro Sistema Garibaldi progetto teatrale di rete, Circolo dei lettori/Presidio del libro di Bisceglie.
Il dolore, la vivacità e lo strazio di Lucrezia Borgia sono al centro di questo spettacolo di teatro e musica in cui una delle protagoniste della vita politica e culturale delle corti italiane tra il XV e il XVI secolo è rivissuta nel giorno delle sue nozze con Alfonso I d’Este a Ferrara. La preparazione, il rituale, i rapporti con gli invitati favoriscono una ricognizione della sua vita.
L’ambiente è caratterizzato dalla presenza di un trono che suggerisce anche la funzione di Confessionale. Le musiche di Diego Ortiz, Juan del Encina, Antoin de Busnois e Andrea Falconieri, non accompagna, ma interagisce e talvolta interferisce: si manifesta nella presenza in ‘buca’ dei musici, eppure anch’essa abita Lucrezia, le sta dentro.
Lucrezia, condannata a recitare una parte, è pegno di guerra ma anche inarrestabile soldato in politica: tutta la sua vita di donna, di figlia, moglie, amante e madre fattrice, la schiaccia in un destino femminile che le sta stretto ma cui non può sfuggire.
Ricordi e relazioni scorrono con i fantasmi della serata. Dentro Lucrezia si agitano voci, presagi, immagini di eventi futuri: l’incontro con la competitiva cognata Isabella, marchesa di Mantova, i precedenti mariti: Giovanni da Pesaro e Alonso di Bisceglie, la presenza ingombrante del padre, papa Alessandro VI, e del Valentino, suo fratello Cesare Borgia. La festa si svolge fra infinite portate e rappresentazioni teatrali. Dall’infanzia alla maturità, scorrono le ossessioni di Lucrezia: l’uccisione del fratello Juan, le relazioni forzate e quelle amate, i figli, perduti e avuti. Gravidanze destinate al fallimento. L’abito indossato per affrontarla fa presto sentire il suo peso: quell’insopportabile peso del potere che subisce ed esercita nel tentativo disperato di scrollarsi di dosso il pregiudizio o semplicemente la colpa d’essere sè stessa.













