Da Salice salentino in 50 per l’ultimo saluto a Papa Francesco

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SALICE SALENTINO (Lecce) – Dal Salento, in pullman, 50 pellegrini della Parrocchia Santa Maria Assunta, in Salice Salentino, accompagnati dal loro parroco, Mons. Massimo Antonio Alemanno, dopo il pellegrinaggio giubilare a Roma ed aver reso l’ultimo omaggio al caro Papa Francesco, sono giunti nella mattinata di sabato 26 aprile a Frascati, dove nel pomeriggio, nella Cattedrale di San Pietro, si è svolta la solenne Celebrazione Eucaristica che ha sancito la chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione della Serva di Dio, Madre Carla Borgheri, fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione e dei Padri Missionari dell’Incarnazione.
Il 1° settembre 2022, la Santa Sede aveva concesso il suo Nulla Osta all’apertura ufficiale della Causa e, sin da subito, l’allora Vescovo di Frascati, S. E. Mons. Raffaello Martinelli costituì una Commissione composta da periti storici ed archivistici con il compito di raccogliere tutto il materiale inedito riguardante la Serva di Dio, Carla Borgheri. Il processo fu avviato l’11 dicembre 2022 ed è giunto alla sua conclusione per mano del Vescovo S.E.Mons. Stefano Russo, che ne ha officiato il rito al termine della solenne Celebrazione Eucaristica.
Chi era Carla Borgheri? La Serva di Dio Carla Borgheri nasce a Novi Ligure (AL), il 17 febbraio 1922. La Sua esistenza è stata segnata da un profondo amore per gli ultimi e da un ardente zelo missionario, volto a portare il lieto annuncio del Vangelo: Dio fatto uomo. Attraverso una vita contemplativa e operosa, Madre Carla ha vissuto con profondità il mistero dell’Incarnazione, traducendolo in opere concrete di carità a favore di tanti fratelli e sorelle nel bisogno. Nel 1972 fonda, ispirata da Dio, la Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione. La sua opera si amplia ulteriormente con la fondazione, nel 1994, del ramo maschile: Padri Missionari dell’Incarnazione. Rimane alla guida della Congregazione fino al II Capitolo Generale del 2001, durante il quale, con spirito di abbandono e fiducia, sceglie di affidare la direzione ad altre sorelle, per potersi dedicare interamente alla guida spirituale dei suoi figli e figlie. Il 20 settembre 2006, alle ore 12, sorella morte la visitò mentre, raccolte attorno a lei, le sue figlie pregavano l’Angelus Domini, la preghiera che ricorda il mistero dell’Incarnazione, fonte inesauribile della sua ispirazione e guida costante del suo cammino.
“Non potevamo mancare all’appuntamento a Frascati, sottolinea con gioia il parroco don Massimo. “Il nostro pellegrinaggio giubilare con il passaggio della Porta Santa e il saluto a Papa Francesco ci ha portati, il 26 aprile, a voler condividere con le nostre Suore Missionarie dell’Incarnazione, la conclusione del processo diocesano di beatificazione di Madre Carla. A lei la nostra gratitudine, per il dono prezioso nella nostra comunità salicese da circa 40 anni della Comunità delle Suore Missionarie, una presenza arricchita anche dal frutto vocazionale nella persona di Suor Loreda Spagnolo, nostra concittadina, oggi, Vicaria della Madre generale e Vice-postulatrice del processo di beatificazione della Serva di Dio Carla Borgheri. La vita consacrata ci riporta sempre alla presenza di Dio in mezzo a noi ed è un bell’invito rivolto davvero a tutti a vivere al meglio, nella diversità dei carismi e delle scelte, la nostra vocazione di battezzati e di questo non possiamo non essere grati al Signore e a coloro che si mettono alla Sua Sequela”.
Bellissima la risonanza dei giovanissimi di A.C. presenti nel gruppo dei pellegrini, tanto affezionati alle Suore, che, con attenzione e stupore hanno seguito l’iter della conclusione dell’inchiesta, chiedendosi, nella loro semplicità e genuinità quali sarebbero stati i tempi e le successive fasi necessarie a vedere Madre Carla innalzata agli onori degli altari. Attenderemo fiduciosi, nella preghiera, che questo disegno di santità che il Signore ha pensato per la sua Chiesa giunga presto al suo compimento e l’opera della serva di Dio Carla Borgheri continui a vivere nelle sue Figlie e nei suoi Figli spirituali. “Madre Carla, non ha fatto grandezze, ma ha reso grandi le piccole cose di ogni giorno, non ha fatto rumore, ha fatto luce per essere sempre trasparenza di quel Dio che ha adorato e servito nei fratelli” così ci ricordava la Vice-postulatrice Suor Loreda Spagnolo, nella relazione conclusiva del lavoro svolto durante l’inchiesta. Una preziosa eredità!