Domenica 11 maggio a Triggiano recital in «Casa Schumann» con Robert c’è anche Brahms

5

La Fondazione Pasquale Battista, intitolata allo storico di Triggiano che per oltre cinquant’anni ha contribuito alla valorizzazione dell’eredità culturale della propria città, prosegue la seconda edizione della stagione concertistica «I Fiori Musicali» diretta da Nicola Petruzzella con il concerto intitolato «Casa Schumann», in programma domenica 11 maggio, alle ore 20, con ingresso libero, nella chiesa Santa Maria Veterana.

L’appuntamento prevede un confronto ravvicinato tra Robert Schumann e quel Johannes Brahms che, come disse la moglie del pianista, Clara Wieck Schumann, era stato «inviato appositamente da Dio» nella loro casa per placare i tormenti del marito, genio incompreso. Il programma prevede l’esecuzione dei Quartetti per pianoforte e archi op. 47 di Schumann e op. 25 n. 1 di Brahms, nella cui interpretazione si ascolteranno Carlo Angione (pianoforte), Saveria Mastromatteo (violino), Francesco Peverini (viola) e Francesco Mastromatteo (violoncello). Un’intrigante occasione per ascoltare due pagine da camera di due esponenti dell’Ottocento tedesco legato da un profondo rapporto di stima e amicizia nel segno s’inserì Clara Wieck, che aveva solo quattordici anni quando incontrò Schumann. Ma l’amore per lei barcollerà quando Schumann conoscerà la graziosissima pianista inglese Anna Robena Laidlaw, alla quale vengono dedicati i Pezzi fantastici op. 12. In ogni caso, Robert approda alle nozze con Clara, ma il loro rapporto si logora nel giro di tredici anni, andando in piena crisi quando alla porta degli Schumann bussa Johannes Brahms.

Clara non è affatto insensibile di fronte alla adorante devozione di quel bel ragazzo di vent’anni. E Schumann, quando nel febbraio del 1854 tenta il suicidio gettandosi nel Reno, viene salvato per entrare in una clinica psichiatrica, nella quale morirà due anni e mezzo più tardi. Così, programmando la sua morte, costringe Clara a essere per sempre la vedova Schumann e Johannes il suo successore, applicando, come ha sottolineato il musicologo e storico della musica Piero Rattalino, quel sistema totemico (niente incesto tra membri dello stesso clan) di cui parlerà Freud anni dopo, anche se inventato dall’umanità millenni prima. Ma soprattutto Schumann, conclude Rattalino, sancisce il proprio passaggio da Eros a Thanatos con una vicenda degna di un dramma di Ibsen.

Tra l’altro, pur essendo considerato indiscutibilmente uno dei più grandi compositori romantici, Schumann fu apprezzato dai suoi contemporanei innanzitutto come scrittore e critico musicale. Attese, infatti, tutta la vita pur di vedersi riconosciuto come compositore. E fu solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1856, che il suo ruolo di musicista venne rivalutato proprio grazie all’impegno costante della vedova Clara e di Johannes Brahms, oltre che di Franz Liszt.

La stagione «I Fiori Musicali» gode dei patrocini dell’Assessorato alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, politiche migratorie, legalità e antimafia sociale della Regione Puglia e del Comune di Triggiano ed è resa possibile grazie al contributo di Levigas del Gruppo Augusta Ratio, azienda finanziatrice di tutte le iniziative della Fondazione Pasquale Battista.