La leccese Factory Compagnia Transadriatica riconosciuta dal Ministero della Cultura come Centro di Produzione di Teatro per l’Infanzia e la Gioventù

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Un importante traguardo per il teatro pugliese e per l’intero Salento: Factory Compagnia Transadriatica è stata riconosciuta dal Ministero della Cultura come Centro di Produzione di Teatro per l’Infanzia e la Gioventù, nell’ambito delle Prime istanze triennali con capienza 250, ottenendo il punteggio artistico più alto in Italia tra le nuove candidature (26,50 su 35). Il riconoscimento, previsto dal D.M. 463/2024 – Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, premia un percorso costruito nel tempo attraverso produzioni di qualità, circuitazioni internazionali e un profondo radicamento nei territori. Factory compie così un balzo decisivo, passando da impresa di produzione – già riconosciuta dal Ministero nel 2021 – a Centro di Produzione Teatrale. Un’evoluzione che rafforza una visione condivisa e una compagine artistica attiva fin dal 2011 che ha realizzato una ventina di spettacoli tra prosa e tout public, pensati per una platea ampia e trasversale. Titoli come Diario di un brutto anatroccolo e Paloma – Ballata controTempo sono stabilmente in tournée all’estero, altre creazioni per le nuove generazioni (Hamelin, Piccolo Sushi, Mattia e il nonno, Peter Pan, Smile, Il fantasma di Canterville, Corri, Dafne!), altri lavori di teatro civile come il recente Ballata per la Kater I rades, progetti legati alla disabilità e all’inclusione come (H)amleto, sono presenti nei principali festival e rassegne nazionali e internazionali conquistando premi e apprezzamenti del pubblico e della critica. Negli anni la compagnia si è affermata come un laboratorio di idee e talenti, accompagnando percorsi creativi e tour di numerosi artisti salentini. Il nuovo assetto consentirà di ampliare l’azione e consolidare un modello produttivo sostenibile e partecipato. Il progetto Teatri del Nord Salento, ideato da Factory in collaborazione con le amministrazioni di Brindisi, Campi Salentina, Guagnano, Leverano, Novoli e Trepuzzi, in particolare ha trasformato teatri, biblioteche e spazi pubblici in luoghi di incontro, formazione e immaginazione. Rassegne come Ci vuole un fiore, Tutte le storie del mondo, Un teatro nel bosco, Per un teatro umano, La scena dei ragazzi e Kids Festival hanno reso stabile un’offerta culturale capace di coinvolgere famiglie, scuole e giovani. Nel tempo si è costruita, infatti, una rete solida di presìdi culturali che include il Teatro Comunale di Novoli, il Teatro “Carmelo Bene” di Campi Salentina, il Comunale di Leverano, l’Auditorium BlaBlaBla di Trepuzzi, la Biblioteca del Negramaro a Guagnano, il Nuovo Teatro Verdi e il Teatro Don Bosco di Brindisi. Quest’ultima, in particolare, si afferma come polo centrale del Centro di Produzione grazie alla sinergia con la Fondazione Teatro Verdi, il MediaPorto, il Polo BiblioMuseale e alla presenza di due figure artistiche di riferimento come Luigi D’Elia e Sara Bevilacqua, entrambi vincitori dell’Eolo Award. Tra i progetti futuri spicca Ministero dei sogni, iniziativa formativa e teatrale che nel prossimo triennio si estenderà all’intera provincia di Lecce. «Questo risultato è per noi un punto di svolta. È il frutto di un lavoro collettivo e una responsabilità che intendiamo onorare con passione e concretezza. Il nostro teatro nasce per stare in mezzo alle persone, per creare spazi di ascolto, immaginazione, dialogo. Vogliamo continuare a farlo, mettendo le nuove generazioni al centro e costruendo ponti tra linguaggi, territori e comunità», afferma il direttore artistico Tonio De Nitto, affiancato da Fabio Tinella ed Emanuela Carluccio nel board gestionale, e da Sara Bevilacqua e Luigi D’Elia in quello artistico. Il riconoscimento ministeriale rafforza il ruolo di Factory nel sistema culturale regionale, rilancia una visione della cultura come motore di trasformazione, coesione e crescita e riflette l’intento di costruire un progetto che coinvolge chi crede nei giovani, non solo come protagonisti del domani, ma già come risorsa fondamentale dell’oggi. Il nuovo Centro si propone di portare al Sud le esperienze artistiche più significative, di contrastare la povertà educativa e di offrire a tutte e tutti l’accesso a un teatro vivo, inclusivo e contemporaneo.