Quest’anno a Corato (Ba) ci si prepara ad una speciale edizione della Festa di San Cataldo, nella ricorrenza dell’anno giubilare. Per la prima volta nel centro coratino arrivano infatti le reliquie del santo, custodite nella città di Taranto: giungeranno il 20 agosto, accolte dal clero, le confraternite, le associazioni Cattoliche e le autorità civili e militari, per sostare fino alla fine della festa, il 26 agosto 2025, nella Chiesa Collegiale “Santa Maria Maggiore”.
Con questa preziosa presenza Corato si accinge a celebrare il suo protettore in questo speciale Anno Santo.
La cittadina del nord barese lo festeggia tre volte l’anno ma è l’appuntamento agostano, introdotto nel secondo dopoguerra, a concentrare in tre giornate (con la solita serata aggiuntiva “fuori programma”) la grande devozione e la profonda affezione dell’intera comunità coratina, e non solo, nei confronti del monaco cristiano irlandese del VII secolo, giunto in Italia e diventato poi vescovo di Taranto.
Con la forza di questa storia, dal 23 al 26 agosto 2025 torna la FESTA DI SAN CATALDO, riproposta nella sua magnificenza e attraverso i suoi tratti più veracemente tradizionali, recuperati e attualizzati, grazie al programma studiato e organizzato da Comune di Corato, Deputazione Maggiore “San Cataldo” e PugliArmonica. La festa, anche quest’anno, con un ricco programma di appuntamenti rituali, civili e religiosi, che vedranno la conclusione con il concerto di Coma Cose martedì 26 agosto alle ore 21.30 (ingresso libero), sarà occasione di valorizzazione delle tradizioni storicamente legate alla celebrazione di San Cataldo a Corato: il centro cittadino, lungo le strade, i corsi e nel Duomo di Santa Maria Maggiore, accoglierà la festa, con le luminarie, le bande, la cassa armonica, le bancarelle, le giostre ma anche semplicemente i ricordi e i racconti di una comunità.
Tre, come le sue dita alzate in segno di benedizione.
Immancabili anche le processioni. Tre, fatto non comune, sono pure queste, previste nei giorni di festa: attraversano il centro coratino alternando i due preziosi simulacri qui custoditi dalla comunità.
Il busto d’argento, risalente al 1770, attribuito all’argentiere napoletano Costanzo Mellino, è protagonista della grande, solenne processione del 24 agosto, sempre partecipatissima, con la presenza, tra l’altro, del Capitolo Collegiale, di tutte le Confraternite, le Associazioni Cattoliche, Autorità civili e militari. In quest’anno giubilare, da tradizione, accanto a San Cataldo e all’urna contenente le sue reliquie, ci saranno anche le effigi di San Gerardo, compatrono di Corato, e di Santa Maria Greca, protettrice della cittadina.
L’altro simulacro è la statua lignea in tronco d’acero, risalente al XVIII secolo, opera dello scultore andriese Nicolantonio Brudaglio: sfila nei giorni antecedente e successivo al giorno di festa e nel tempo intermedio è al centro della cosiddetta “màchene de San Catàlle” allestita in Piazza Pebliscito, di fronte a corso Garibaldi, riproposta per il quinto anno nel nome della tradizione. Si tratta di uno vero e proprio tempio allestito, come consuetudine, con drappi, fiori, luminarie. Diventa meta dei devoti che per tre giorni fanno così visita e omaggio al santo.
Colonna sonora della festa saranno le bande, protagoniste del festival “A Tubo!” – Storie di bande, comunità e sentimento pugliese avviato lo scorso 1 agosto, voluto dal Comune di Corato con la direzione artistica del maestro Aldo Caputo e l’organizzazione di PugliArmonica. I primi tre appuntamenti sono accolti nel chiostro del Palazzo di città (il prossimo sarà mercoledì 20 agosto con il Gran Concerto Bandistico “Luciano Vinella” Città di Castellana Grotte guidato dal M° Grazia Donateo – ingresso gratuito), gli ultimi tre sono in cassa armonica in piazza Cesare Battisti e lungo il corso cittadino, collegandosi, appunto, con i solenni festeggiamenti del patrono San Cataldo.
Sabato 23 agosto alle ore 19.00 Giro di banda per le vie del centro cittadino e alle ore 21.30 Concerto in cassa armonica, in piazza Cesare Battisti con la Banda di Corato “Raffaele Miglietta”, con la direzione del M° Gennaro Sibilano.
Domenica 24 agosto per le vie del centro cittadino alle ore 10 Giro di banda e alle 11 il tradizionale matinée bandistico, immancabile nel giorno del santo. Alle ore 22 Concerto in cassa armonica, in piazza Cesare Battisti, con il Gran Concerto Bandistico Città di Bisceglie (Bat) “Biagio Abbate” guidato dal M° Benedetto Grillo.
Lunedì 25 agosto alle ore 18 Giro di banda per le vie del centro cittadino e alle 21.30 in Cassa armonica Gran Concerto Bandistico “Michele Lufrano” Città di Triggiano diretto dal M° Davide Abbinante.
Tra le iniziative che arricchiscono il programma civile:
domenica 24 agosto alle ore 7 del mattino “Pedalando con i Santi” a cura di Legambiente Circolo “Angelo Vassallo” di Corato, con partenza da Piazza Cesare Battisti, e a mezzanotte e 30 da Contrada ‘Pezze San Cataldo’ (Stazione) spettacolo pirotecnico a cura della nota ditta “Pirostar” da Alife (CE); lunedì 25 agosto alle ore 8.30 “Sulle orme di San Cataldo” tra fede, folklore e tradizioni coratine, itinerario guidato da don Luigi Tarantini, con partenza dalla “Macchina di San Cataldo”.
Tutte le sere, dal 23 al 25 agosto, dalle ore 21, concerti in piazza Vittorio Emanuele, con formazioni sempre differenti.
Nelle sere del 23 e 24 agosto, inoltre, area food con “I sapori di Corato in festa”.
Si chiude con il “fuori programma di San Cataldo”. Quest’anno si realizza con l’atteso concerto di Coma Cose: il duo musicale che fonde cantautorato ed influenze urbane, composto da Francesca Mesiano aka California e il marito Fausto Zanardelli, saranno protagonisti in Piazza Cesare Battisti martedì 26 agosto alle ore 21.30 (ingresso libero). Sarà un viaggio musicale che attraversa tutte le fasi della loro carriera, esplosa con la prima partecipazione a Sanremo, nel 2021 con il brano “Fiamme negli occhi”. Sono poi tornati nel 2023 con “L’addio” e, per la terza volta, nel 2025 con “Cuoricini”. Il concerto si realizza con Puglia Culture e rientra nel cartellone “Sei la mia città, l’estate a Corato 2025”, programma di eventi estivi promosso dall’amministrazione comunale.
“San Cataldo, patrono della città di Corato, è un santo in cammino. Di origini irlandesi, diretto verso la Terra Santa, ha attraversato l’Europa giungendo in Puglia, cuore del Mediterraneo, per imbarcarsi verso il Medioriente. La Sua figura di Santo itinerante, da Nord a Sudest, richiama all’urgenza di riscoprire la dimensione cosmopolita, in cui ogni essere umano possa sentirsi cittadino del mondo riscoprendo una fratellanza e sorellanza universali. Viviamo un tempo drammatico, segnato dal prevalere di populismi e sovranismi, che sta, di fatto, distruggendo i presupposti fondamentali, perché il mondo sia in Pace. Con forza, le città devono far sentire la propria opposizione alla guerra, di cui pagano il prezzo più pesante, in termini di distruzione materiale e lutti. La nuova e immorale corsa agli armamenti è destinata a sottrarre ingenti risorse economiche ai diritti delle comunità: opere pubbliche, scuole, ospedali, stato sociale. L’augurio è che Corato possa essere una città impegnata a promuovere una cultura e una prassi nonviolente, unica strada percorribile, perché il futuro sia di pace e ancora ci si possa ritrovare a passeggiare sotto le luminarie di una città in festa. Buona Festa Patronale!” (Corrado Nicola De Benedittis, sindaco di Corato).
“Siamo felici di firmare per il quarto anno consecutivo la Festa di San Cataldo e il Festival A Tubo! a Corato. Organizzare una manifestazione di questa portata, nel periodo più denso dell’anno per turismo ed eventi in Puglia, richiede un impegno straordinario e un delicato lavoro di coordinamento tra diverse istituzioni.
Essere riusciti anche quest’anno a programmare il meglio – dalle luminarie alle bande ai fuochi d’artificio – ci dà grande soddisfazione. Il programma rispetta i tratti più autentici della tradizione e introduce con equilibrio importanti novità, tra cui un momento gastronomico che esalta i sapori e le tradizioni culinarie di Corato.
La festa patronale oggi ha un ruolo ancora più centrale rispetto al passato per quei comuni che non vogliono perdere la propria storia: è l’unico momento dell’anno in cui ci si riconosce ancora comunità, aldilà di interessi e ideologie, e non come semplici agglomerati di case. Corato lo ha ben inteso e scelto di investire “bene” sulla festa patronale, credo sia un esempio da imitare.
Le feste patronali non possono più essere improvvisate. Tra norme di sicurezza, coordinamento tra uffici, chiesa e istituzioni, sono diventate eventi complessi, su più giorni con molteplici attività. Fondamentale è il ruolo di comunicazione e promozione, perché la festa viva nella comunità ma anche proponendosi con la giusta cartolina all’esterno. Noi siamo felici di esserci. Ringrazio il sindaco e l’amministrazione per la fiducia accordata nuovamente a PugliArmonica”. (Graziano Cennamo, presidente di PugliArmonica)