Al Festival pianistico Fausto Zadra diretto da Filippo Balducci, il sovrano degli strumenti incontra il violino e il violoncello in un concerto che segna l’esecuzione in prima assoluta di «In perpetuo volo», commissione al compositore barese Massimo De Lillo posta a introduzione del Trio n. 1 in si bemolle maggiore D898 di Franz Schubert. L’appuntamento è doppo, sabato 6 settembre (ore 20.30) al Circolo Pivot di Castellana Grotte e domenica 7 settembre (ore 20.30) nel chiostro di Palazzo di Città di Corato. Di scena, il BeethovenTrio formato dallo stesso Filippo Balducci al pianoforte, da Giovanni Zonno al violino e da Nicola Fiorino al violoncello.
Dunque, il concerto si aprirà nel segno della musica dei nostri giorni con un inedito di Massimo De Lillo, classe 1974, figlio d’arte (suo padre, Ottavio De Lillo, è stato compositore e didatta tra i più apprezzati) e tra gli autori baresi più talentuosi dell’ultima generazione. Seguirà il Trio n. 1 D898 nel quale Schubert si mostra autore con una propria consolidata poetica e un proprio linguaggio espressivo, caratteristiche che lo pongono in una posizione di superamento dei canoni del classicismo di Haydn, Mozart e Beethoven.
Due pagine distanti due secoli affidate alla sensibilità di una formazione capace di affrontare epoche e stili diversi. Una formazione nata nel 2020 dall’incontro di tre musicisti con alle spalle una brillantissima carriera solistica e cameristica che hanno scelto il nome BeethovenTrio dopo essersi incontrati artisticamente in occasione delle celebrazioni dedicate al genio di Boon dal Conservatorio Piccinni di Bari, dove i tre strumentisti sono docenti da più di vent’anni.
In caso di maltempo, anche il concerto di Corato si terrà al coperto.