Il maestro Gediminas Gelgotas in concerto a Lecce l’11 Ottobre

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Gediminas Gelgotas, compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale torna a Lecce per una serata intima al pianoforte, con il nuovo ciclo Recompositions e una selezione di Études di Philip Glass.

 

Sabato 11 ottobre 2025 l’ex Convento degli Agostiniani di Lecce ospiterà un evento musicale di grande spessore: il celebre compositore lituano Gediminas Gelgotas si esibirà in un concerto per pianoforte, offrendo al pubblico un’esperienza sonora intensa e profondamente personale. Gelgotas, compositore, pianista e direttore d’orchestra, è una delle voci più autorevoli della scena musicale contemporanea europea. Il suo linguaggio unisce il repertorio classico contemporaneo al minimalismo e alle arti visive, creando un’esperienza artistica che trascende i confini tradizionali. Fondatore dell’ensemble NICO, si è esibito nei teatri e nelle sale da concerto più prestigiose d’Europa, Nord America e Asia. La sua musica — contraddistinta da purezza emotiva, chiarezza ritmica e profondità spirituale — ha conquistato il pubblico internazionale ed è stata apprezzata da figure come Papa Francesco, Sua Santità il Dalai Lama e Sua Maestà la Regina di Norvegia, oltre che da numerosi capi di Stato e personalità del mondo della cultura.

 

Per questa occasione, Gelgotas abbandona momentaneamente il podio per proporre una performance solistica, intima e raccolta, al centro del programma, la prima esecuzione italiana del suo nuovo ciclo per pianoforte, Recompositions: una serie di brevi composizioni scritte durante una residenza artistica a Lecce nel 2024. Ogni brano esplora uno stato emotivo effimero, in un linguaggio musicale essenziale e meditativo, ispirato dalla luce e dalla quiete della città. «Questi nuovi brani sono nati qui, a Lecce, in un momento molto personale e introspettivo», dichiara Gediminas Gelgotas. «Tornare e suonarli proprio nella città che li ha ispirati è per me qualcosa di profondamente significativo». A completare il programma, una selezione di Études del compositore statunitense Philip Glass, le cui trame minimali e ipnotiche dialogano idealmente con l’estetica musicale di Gelgotas, creando un percorso sonoro coerente e affascinante.