Sabato 27 settembre nel Teatro Comunale di Bitonto “Il maestro di cappella” di Cimarosa gustosa caricatura del ‘700 musicale

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Il Settecento musicale e la sua parodia. Il Traetta Opera Festival apre all’ironia con «Il maestro di cappella» di Domenico Cimarosa, celebre intermezzo buffo pensato dall’autore come una caricatura del mondo dell’opera barocca. Il lavoro sarà il fulcro del concerto in programma sabato 27 settembre, alle ore 20.30, nel Teatro Comunale di Bitonto in una produzione realizzata da Opera Music Management Srl con il patrocinio della Fondazione Teatro Carlo Goldoni di Livorno e del Ministero della Cultura. Quest’opera brillante e ironica, che con vivace umorismo mette in scena le tensioni e le dinamiche del mondo teatrale settecentesco, avrà come protagonisti l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno «Massimo de Bernart» e il baritono Giacomo Medici, unico interprete solista.

A introdurre l’opera di Cimarosa, due pagine sinfoniche di straordinario rilievo storico: l’Ouverture da «L’Olimpiade» di Tommaso Traetta e la Sinfonia da «Lo frate ‘nnammorato» di Giovanni Battista Pergolesi, compositori simbolo della scuola musicale napoletana. Con Traetta, innovatore capace di aprire l’opera italiana alle influenze europee, e Pergolesi, padre dell’opera buffa moderna, il pubblico potrà compiere un viaggio ideale attraverso le radici e l’evoluzione della tradizione partenopea, fino a Cimarosa, massimo interprete della sua stagione più vivace.

Affine a quei lavori che nel Settecento mirano a porre in ridicolo gli ambienti o i personaggi teatrali, «Il maestro di cappella» di Cimarosa venne composto tra il 1786 e il 1783. Non si conosce l’autore del libretto di quest’«intermezzo burlesco» davvero unico nel suo genere, perché ha soltanto un personaggio, e non due o tre come gli altri intermezzi settecenteschi, e l’intreccio non riguarda situazioni equivoche o matrimoniali, ma la disputa tra un maestro di cappella, per l’appunto, e un ensemble strumentale particolarmente ribelle con il quale il protagonista perde costantemente la pazienza sino a dover canticchiare ogni singola parte strumentale, finché ogni musicista non l’avrà imparata correttamente.