Arte e Cinema al Fiermonte Museum di Lecce

2

Un pomeriggio al Fiermonte Museum di Lecce diventa un sogno a occhi aperti: arte, cinema, storia, emozione e vino si intrecciano in un rituale che risveglia memorie e desideri. Questo luogo dell’anima dedicato ad Antonia Fiermonte – pittrice, violinista e donna libera, musa e compagna degli scultori René Letourneur e Jacques Zwobada – grazie a una suggestiva programmazione culturale ideata da Andrea Senatore diventa teatro dell’emozione, capace di accogliere esperienze intime e collettive.

 

Per chi desidera “toccare” l’arte con mano da non perdere sabato 27 settembre, dalle 16 alle 19,  il workshop di disegno dal vero, che guiderà i partecipanti tra mimica, movimento e marmo (ingresso libero, info: arts@fiermontemuseum.com). Il laboratorio prevede l’apprendimento, attraverso una sessione pratica, di regole e dinamiche per strutturare la figura umana e il corpo in movimento, lasciandosi ispirare dalle opere marmoree in mostra dello scultore René Letourneur, la cui musa ispiratrice è Antonia Fiermonte, padrona di casa e donna che l’artista ha amato per tutta la vita e ha continuato a ispirarlo anche dopo la sua morte. Un viaggio nel tempo e nella storia, nella splendida cornice del Fiermonte Museum che ha reso eterna una storia d’amore attraverso l’arte che lo abita.

 

Per gli appassionati di cinema e buon vino, appuntamento il 28 settembre con il format “LUMIERE”, che unisce film d’autore e vini che raccontano il Salento. Il nome oltre al chiaro rimando alla storia del cinema, gioca infatti sulla parola dialettale salentina “mieru”. Una vera chicca è  “Lo sparviero del Nilo” (1950, regia di Giacomo Gentilomo), film d’avventura nel quale Enzo Fiermonte (fratello di Antonia) interpreta lo sceicco Rachid. Nel cast anche Vittorio Gassman, Silvana Pampanini e Folco Lulli.

 

Enzo (1908–1993) è un pugile di fama mondiale e attore, alla cui memoria è dedicato La Fiermontina Palazzo Bozzi Corso e una suite del Fiermonte Museum. A Roma giovanissimo diventa pugile professionista, conquista il titolo di campione italiano ed europeo e i suoi incontri lo portano a calcare i palcoscenici più celebri del mondo: da Milano a Parigi, poi Londra, il Cairo, Buenos Aires e il leggendario Madison Square Garden di New York, dove combatte per il titolo mondiale. Durante una crociera conosce Lady Madeleine Astor, ereditiera americana sopravvissuta al Titanic, che sposa nel 1933. È l’ingresso nei salotti esclusivi di Manhattan e segna la sua metamorfosi: abbandona la boxe e intraprende la carriera cinematografica, recitando con Aldo Fabrizi, Anna Magnani, Tino Scotti e apparendo anche in Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti. Con il suo corpo atletico e le doti ginniche diventa volto perfetto dei film sportivi, avventurosi, storico-mitologici e fantascientifici all’italiana.

 

La rassegna “LUMIERE” non è solo uno sguardo indipendente e trasversale sul cinema italiano, ma ogni proiezione si accompagna a vini salentini, come quelli dell’Azienda Vinicola Vinoli di Casarano, che si potranno degustare il 28 settembre. Alle 18 si alza il sipario: 83 minuti di bianco e nero, che parla di tradimenti, coraggio, amore e redenzione. Si ha anche la possibilità di visitare il museo in autonomia. Il biglietto (15 €) comprende film, vino e la magia del luogo. Prenotazione obbligatoria al n. 08321526129; posti limitati).

 

La stagione di eventi al museo proseguirà il 4 ottobre con “Ti racconto un dipinto” il restauratore Alfonso De Lorenzis svelerà i segreti nascosti dietro le tele; il 5 ottobre il quinto FIER-Day sarà dedicato a Queemose, con musica elettronica, strumenti autocostruiti e sperimentazione sonora che vibra di energia e libertà.

 

Domenica 12 ottobre, in occasione della giornata Famiglie al Museo, adulti e bambini saranno chiamati a creare insieme riscoprendo il tempo lento del fare condiviso; il 25 ottobre sarà invece protagonista la fotografia, con un workshop dedicato al ritratto con luce naturale tra interni e giardini e il 26 ottobre “Venga a prendere il caffè da noi” di Lattuada. Il Fiermonte Museum non è solo un contenitore di opere, ma un luogo da abitare, dove ogni incontro diventa esperienza viva, un dialogo tra l’arte e le persone.