Giovedì 2 ottobre, alle ore 19, parte la stagione «Teatro Studio 2025-26» della compagnia Diaghilev nell’auditorium Vallisa di Bari, dove per l’apertura si rinnova la tradizionale collaborazione con il festival Time Zones, per il quale dal 2 al 7 ottobre presenta il concerto letterario in due parti «Suoni e parole dall’invisibile». L’attore Paolo Panaro e i musicisti Francesco Palazzo (fisarmonica), Sara Picuno (clarinetto) e Fabrizio Signorile (violino) propongono in varie combinazioni musiche klezmer e racconti yiddish in «Due ebrei, tre opinioni» (2, 3 e 4 ottobre) e musiche racconti legati al rinnovamento spirituale dell’ebraismo ortodosso ne «Il mondo dei Chassidim» (5, 6 e 7 ottobre).
Dunque, un percorso in due tappe, tra parole e musica, nel quale la tradizione mistica e sapienziale dell’ebraismo europeo si intreccia alla filosofia e all’estetica della cultura yiddish e alla tradizione estatica del chassidismo: da una parte l’invenzione dell’ironia per sfuggire alla terribilità del Divino, dall’altra la forza contemplativa nella ricerca del nome segreto di Dio.
In «Due ebrei, tre opinioni», previsti il 2 ottobre alle ore 18, il 3 e 4 ottobre alle ore 21, senso del destino, predisposizione alla spiritualità e umorismo elevato a strumento di indagine filosofica, diventano gli elementi caratterizzanti della prima parte di questo progetto teatrale dedicato alla cultura ebraica dell’Europa orientale fra Otto e Novecento. Novelle, storie e aneddoti che si intrecciano a melodie polacche, rumene, ungheresi, tedesche, dando vita a una dimensione fatta di emarginazione, oltremondana e autoironica, il tutto mescolato a valzer, polke e marce del repertorio klezmer, la musica degli ebrei dell’est.
Nei «Racconti dei Chassidim», in programma il 5 ottobre alle ore 19 e il 6 e 7 ottobre alle ore 20, si parla, invece, di un mondo leggendario che si radica in un terreno storico e culturale ben preciso: la tradizione religiosa ebraica dell’Europa orientale. Il chassidismo è, infatti, una corrente mistica che indirizza l’uomo al fervore verso Dio, nel mentre attende l’arrivo del Messia. Estasi, miracoli, apparizioni angeliche non sono eventi eccezionali, bensì fenomeni frequenti della realtà quotidiana dei Chassidim. E su questa eccezionale esperienza poetica e religiosa, s’innesta la musica e la danza come mezzo per elevare la propria anima al di sopra delle impurità del mondo. D’altronde, la musica è uno dei pilastri essenziali del misticismo chassidico. Perché, come afferma un proverbio chassidico, «il silenzio vale di più della parola, ma il canto e la musica valgono più del silenzio».
Info e prenotazioni al 333.1260425.