Venerdì 10 ottobre ad Acquaviva delle Fonti “Fantasie e virtuosismi” da camera protagonisti clarinetto e pianoforte

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Interpreti di rilievo internazionale, Rocco Parisi (clarinetto e clarinetto basso) e Maurizio Barboro (pianoforte) sono i protagonisti del nuovo appuntamento della stagione concertista dell’associazione Colafemmina di Acquaviva delle Fonti diretta da Maurizio Matarrese e sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia e dal Comune di Acquaviva delle Fonti. Interpreti di riferimento del repertorio tradizionale e contemporaneo per questa particolare combinazione strumentale, i due musicisti sono attesi venerdì 10 ottobre (ore 19.30) nella Sala Colafemmina di Palazzo de Mari con il recital «Fantasie e Virtuosismi» comprendente musiche di Schumann, Chopin, Schubert, Rachmaninov, Debussy e Borne.

Riconosciuto come uno dei massimi specialisti del clarinetto basso a livello mondiale, nonché vincitore di concorsi internazionali e collaboratore di alcuni grandi autori del Novecento, tra cui Luciano Berio ed Ennio Morricone, Parisi si è imposto come promotore di nuove opere per questo strumento, del quale è considerato un innovatore sotto il profilo tecnico.

Accanto a lui, Maurizio Barboro, pianista insignito di premi nazionali e internazionali, con oltre novecento concerti in carriera tra Europa, Stati Uniti e Oriente, un’esperienza cameristica con ensemble di prestigio e un’intensa attività didattica ai massimi livelli.

Il programma comprende pagine straordinarie del repertorio cameristico e pianistico, dai «Pezzi fantastici Op.73» di Schumann, classico del repertorio romantico, al «Preludio in do diesis min. op. 45» di Chopin, con le sue atmosfere sognanti e introspettive, dalla celebre «Sonata arpeggione» di Schubert, capolavoro originariamente scritto per un antico strumento ormai scomparso, all’«Andante» dalla «Sonata op.19» di Rachmaninov, una perla di malinconia slava, fino alle affascinanti atmosfere  impressioniste di Debussy e alla brillante Fantasia sull’opera «Carmen» di François Borne. Insomma, un viaggio che attraversa epoche e stili per un’occasione di ascolto ricca e sorprendente, un itinerario emozionale, che si snoda tra epoche, stili e linguaggi, senza mai perdere il filo conduttore: l’eleganza del dialogo tra fiato e tastiera, tra profondità espressiva e brillantezza tecnica.