Gli amori immaginati, la provincia e le sue violenze più o meno esibite, le femminilità non conformi e gli stereotipi di genere: il terzo fine settimana – 10, 11 e 12 ottobre – del festival Trame Contemporanee è un girotondo di nuove scritture, drammaturgie classiche e format innovativi. Saranno cinque gli spettacoli in programma a Molfetta, oltre a un dj-set e a uno speciale speed date, a partire da venerdì 10 ottobre con due proposte inserite nella sezione under 35 “GenT – giovani intrecci” realizzata in collaborazione con l’incubatore Labor Work e la scuola Officina Pasolini di Roma. Grazie a quest’ultima, il festival organizzato dalla Compagnia Malalingua, dopo aver accolto la residenza teatrale del progetto, accoglierà, alla Cittadella degli Artisti, alle 19, l’anteprima del progetto “Inventario per un corpo eretico”, del collettivo femminile Noctua, per la regia di Martina Badiluzzi. Cinque giovani donne, interpretate da Viviana Barboni, Camilla Benzi, Alice Casales, Tiziana Di Tella e Caterina Petrarulo, nel corso di una notte vivono un’esperienza che è insieme un pigiama party, un rituale, un sabba che diventa terreno di trasformazione. Lo spettacolo prende in prestito le forme del gioco, della confidenza, della farsa, del rito, e le piega fino a rivelarne la natura politica. Una drammaturgia ibrida, con le musiche originali di Kyoto, che vuole sabotare l’archetipo della strega con un gesto drammaturgico in cui si intrecciano l’indignazione feroce, l’ironia e la leggerezza. A seguire, alle 21, in scena “Raccorti 3 – Non c’è due senza trash”, una nuova tappa della rassegna di corti teatrali a cura della Compagnia Anomalia, per la regia di Andrea Cincotti. Sei mini-spettacoli, legati tra loro dal tema del “What if” declinato con le sfumature più varie, compongono un progetto che nasce dalla necessità di portare personaggi queer a teatro con i loro corpi, le loro identità e i loro vissuti, rendendoli protagonisti di narrazioni sincere e potenti, in un mix di ironia e riflessione che caratterizza una rappresentazione in grado di smontare pregiudizi e stereotipi. Ingresso libero per entrambi gli spettacoli, prenotazioni su boxofficediy.com.
Da un amore a lungo immaginato parte invece “Meno di Due” scritto e diretto da Francesco Lagi, produzione della Compagnia Teatrodilina, in collaborazione con Compagnia Lombardi Tiezzi, in scena per la prima volta in Puglia sabato 11 ottobre, alle 21, alla Cittadella degli Artisti (biglietti disponibili su diyticket), con Francesco Colella, Anna Bellato e Leonardo Maddalena. Il primo incontro tra un uomo e una donna: si sono scritti, mandati foto, conosciuti a distanza per alcune settimane, forse mesi, hanno deciso di vedersi per davvero. Lui per raggiungerla ha fatto un lungo viaggio. Assistiamo al dischiudersi di due persone che iniziano a conoscersi di fronte a noi, siamo testimoni del primo momento reale, vivo, fra di loro. L’attimo in cui è finito il tempo delle chat, dei profili, delle foto truccate o sempre un po’ in posa, e due persone si guardano negli occhi, sperando di piacere all’altro e soprattutto cercando nell’altro qualcuno per cui perdere la testa.
Alle 18, la Cittadella ospiterà anche “Berkoff’s Metamorphosis – A study of Physical Theatre” (ingresso libero, prenotazioni su boxofficediy.com), in cui i ragazzi del LSE Drama Collective del Corso Cambridge del Liceo Scientifico “A. Einstein” Molfetta porteranno in scena uno studio del teatro fisico di Berkoff usando il suo adattamento della Metamorfosi di Kafka come mezzo attraverso il quale capire la sua idea del teatro con il suo uso di movimenti, ensemble work e voce.
Gran finale della settimana di Trame Contemporanee con la prima nazionale, domenica 12 ottobre, alle 21, al Teatro Babilonia di Molfetta, per “Biscotti bigusto” di e con Arianna Gambaccini, produzione Papaya entertainment in collaborazione con il Crest di Taranto, progetto selezionato al festival Montagne Racconta 2024 e al Laboratorio permanente di drammaturgia curato da Francesco Niccolini e istituito da Collinarea Festival del Suono, Teatro di Lari e Sartoria Caronte (biglietti disponibili su diyticket). “Biscotti Bigusto” è il racconto tragico più o meno consapevole di una confessione, di un dolore e della misura colma del dolore sopportabile nella vita di una persona, giudicata, dalla comunità a cui appartiene, inadeguata, socialmente improduttiva. Quindi strana. È il racconto dei padri che impongono ai figli se sedere fra le vittime o i carnefici: è il racconto della violenza e della ingiustizia insite e proprie della famiglia e della società.