Domenica 26 ottobre variazioni su tema tra ‘800 e ‘900 in un concerto per due pianoforti

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Musiche di Berio, Brahms e Ravel compongono il programma del raffinato recital tra Ottocento e Novecento cui daranno vita su due pianoforti Carlo Angione e Umberto Jacopo Laureti, ospiti della Fondazione Pasquale Battista intitolata allo storico di Triggiano che, per oltre cinquant’anni, ha contribuito alla valorizzazione dell’eredità culturale della propria città. Il concerto, intitolato «Variazioni su tema», rientra nella seconda edizione della stagione concertistica «I Fiori Musicali» diretta da Nicola Petruzzella e si terrà domenica 26 ottobre, alle ore 20, con ingresso libero, nella Casa della Cultura «Rocco Dicillo» di Triggiano.

Il concerto si aprirà con «Wasserklavier» di Luciano Berio estratto dai «Six Encores», i «Sei bis» all’interno dei quali il padre dell’avanguardia italiana scrisse quattro pezzi dedicati alla tastiera (Klavier) legandoli ai quattro elementi naturali. Miniature elaborate in un periodo compreso tra il 1965 e il 1990, la prima delle quali fu proprio «Wasserklavier», un piccolo gioiello pensato come un perfetto orologio di piccoli frammenti che tornano ciclicamente. Berio lo concepì nel pieno del fervore dell’avanguardia dopo una conversazione tra amici, a New York, a proposito dell’interpretazione dell’Intermezzo in si bemolle minore di Johannes Brahms e della Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani di Franz Schubert.

Non a caso Carlo Angione e Umberto Jacopo Laureti hanno scelto come pagina successiva una creazione di Brahms, la Sonata per due pianoforti op. 34 bis, composizione in quattro movimenti del 1872, tra le meno note ed eseguite del compositore tedesco, che si apre con un solenne «Allegro ma non troppo» dentro un clima di armonioso classicismo e si tuffa in un clima meditativo con l’«Andante un poco adagio», prima di esplodere con le fantasie timbriche e ritmiche dello «Scherzo» e concludere con un «Finale» che, dalle atmosfere distese dell’introduttivo «Poco sostenuto», sfocia in un «Allegro non troppo» pensato come una sorta di compendio della forma sonata.

Si ritornerà al Secolo breve con «La Valse» di Maurice Ravel, che per due pianoforti realizzò la prima versione del poema coreografico commissionatogli da Diaghilev. Lo stesso Ravel, che la eseguì per la prima volta a Vienna, il 23 ottobre 1920, con Alfredo Casella, definì questa pagina come una specie di «apoteosi del valzer viennese».

L’ingresso al concerto è libero.