Sabato 25 ottobre (doppio set ore 20:00 e ore 22:00 | ingresso 20|25 euro | posti limitati – prenotazione obbligatoria | 3895359459 – goodvibesassociazione@gmail.com) da Nasca il Teatro in via Siracusa 28 a Lecce con il concerto di William Greco Trio prende il via la terza stagione di concerti di Good Vibes – Musica Cultura Ambiente, con la direzione artistica di Marco Bardoscia. Prosegue infatti la collaborazione tra l’associazione e lo spazio sociale e culturale del capoluogo salentino, all’interno della stagione Unica – Ancora un sogno, diretta da Ippolito Chiarello e Barbara Toma, in sinergia con numerose realtà del territorio, con il supporto delle socie e dei soci, il contributo del Comune di Lecce e della Fondazione AMI – Alta Mane Italia e il sostegno dei fondi dell’Otto per mille luterano. In attesa del calendario completo che proseguirà fino a maggio, nei prossimi mesi è già confermata la presenza di Jazz Experience con il trombettista Andrea Sabatino e il chitarrista Fabio Zeppetella (sabato 22 novembre) e il pianista e compositore Omar Sosa, uno degli artisti jazz più versatili sulla scena contemporanea (sabato 20 dicembre).
In questo primo concerto, il pianista William Greco, affiancato dal contrabbassista Marco Bardoscia e dal batterista Massimo Manzi, proporrà “Corale… 10 anni dopo”, un omaggio al suo album d’esordio pubblicato nel 2015 dall’etichetta Workin’ Label. Considerato tra i pianisti più interessanti della sua generazione per l’eccezionale versatilità e profondità interpretativa, Greco torna a raccontare in musica quel percorso che rappresenta la sintesi naturale di tutte le sue esperienze, dalla classica al jazz, unite da un filo conduttore imprescindibile: la melodia, intesa nel suo significato più puro e universale. In Corale il musicista salentino, interprete classico e jazzista, concepisce la musica come canto: il fraseggio e la gestione delle linee melodiche diventano elementi centrali anche nei passaggi più complessi, mentre l’improvvisazione è sempre libera da meccanismi tecnici fini a se stessi. Il titolo del cd, che richiama una delle sei composizioni originali, riflette proprio questa visione corale e armonica della musica. Accanto ai brani inediti – Incontro, Corale, Once, Verão, Inner Song e Fryderyk, quest’ultimo ispirato a un frammento del preludio n. 20 op. 28 di Chopin – trovano spazio tre celebri standard della tradizione afroamericana: Cherokee, My Little Suede Shoes e Oh Que Será. Corale, scriveva la critica al momento dell’uscita, “sembra un compendio delle influenze che William Greco ha assorbito nel tempo: non un insieme di citazioni, ma un linguaggio personale che rielabora, filtra e restituisce in un gioco di rimandi e suggestioni. Durante l’ascolto si incontrano echi di Pieranunzi, Evans, Jarrett, Mehldau, Svensson, Mays, Petrucciani o Debussy, ma sempre ricondotti a un suono proprio, riconoscibile, fatto di sensibilità, minimalismo, energia e grazia. Sul palco di Nasca Il Teatro, dieci anni dopo, il trio rinnova quell’armonia che nasce dall’amicizia e dal rispetto reciproco, restituendo al pubblico un live vivo, spontaneo e profondamente umano.
Classe 1987, William Greco si è formato alla scuola pianistica di Benedetto Lupo e Roberto Bollea, diplomandosi e laureandosi con lode e menzione speciale al Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, dove oggi è titolare di cattedra di Pianoforte. Ha proseguito gli studi con Pasquale Iannone, Pierluigi Camicia e Gianni Lenoci, unendo la formazione classica alla passione per composizione e improvvisazione. Vincitore di numerosi premi – tra cui il “Chicco Bettinardi” di Piacenza, il “Premio Venezia” e il “Premio pianistico internazionale Francesco Moscato” – ha tenuto concerti in Italia e all’estero, collaborando con istituti italiani di cultura (Parigi, Vienna) e importanti orchestre. Ha suonato con artisti come Paolo Fresu, Sheila Jordan, Marco Bardoscia, Massimo Manzi, Fiorella Mannoia, Roberto Vecchioni, Peppe Servillo, Antonio Maggio, Massimo Moriconi, Gaetano Partipilo, Gabriele Mirabassi, Luca Aquino, Daniele Di Bonaventura e altri.
Contrabbassista e compositore salentino tra i più apprezzati della sua generazione, Marco Bardoscia si è formato al Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce e al “Nino Rota” di Monopoli, perfezionandosi alla Berklee School of Music, che nel 2002 lo ha premiato come miglior nuovo talento. La sua musica unisce radici mediterranee, improvvisazione e una forte sensibilità compositiva. Nel corso della carriera ha collaborato con grandi protagonisti della scena jazz e musicale internazionale, tra cui Paolo Fresu, Bojan Z, Gianluigi Trovesi, Nicola Conte, Eugenio Finardi, Rita Marcotulli, Gianmaria Testa, Peppe Servillo, Petra Magoni e l’attore Giancarlo Giannini, oltre che con orchestre e ensemble come la ICO Tito Schipa e l’Orchestra della Magna Grecia. Dopo un lungo periodo a Bruxelles, dove ha lavorato nella scena jazz belga, oggi collabora stabilmente con Paolo Fresu e la sua etichetta Tǔk Music. È docente di basso elettrico al Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia e si esibisce regolarmente nei principali festival e teatri italiani e internazionali.
Massimo Manzi è uno dei batteristi tra i più stimati del jazz italiano, riconosciuto per il suo stile personale e la straordinaria versatilità, ha partecipato a oltre duecento album e collaborato con i maggiori musicisti della scena nazionale e internazionale. Autodidatta, poi formatosi alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio e nei laboratori di “Mister Jazz” con maestri come Max Roach ed Elvin Jones, ha suonato con artisti del calibro di Lee Konitz, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Paolo Fresu, Richard Galliano e Fabrizio Bosso. Dopo gli esordi con gli Agorà e la Marche Jazz Orchestra, ha preso parte a tournée e festival in tutta Europa e negli Stati Uniti, tra cui il Ravenna Jazz con Pat Metheny e l’Heineken Jazz Festival di San Juàn. Alterna un’intensa attività concertistica e didattica, continuando a essere un punto di riferimento per il jazz italiano contemporaneo.
Posti limitati con prenotazione obbligatoria.













