Si è conclusa senza un vincitore, e con un ex aequo a tre sul secondo gradino del podio, la nona edizione dell’International Piano Competition «Città Acquaviva delle Fonti – Premio Giovanni Colafemmina». Si sono infatti classificati tutti al secondo posto i tre concorrenti finalisti, il ventitreenne pianista milanese Ario Nikolaus Von Gayling Westphal Sgroi e i due sfidanti provenienti dalla Corea del Sud, il ventottenne Joo-Young Kim e la venticinquenne Sera Yang. Questo il verdetto dell’autorevole giuria presieduta da Roberto Cappello (vincitore nel 1976 del Premio Busoni) e composta da altri nomi di prestigio del panorama pianistico mondiale, il serbo-croato Dorian Leljak, il tedesco Frank Wasser, la croata Vesna Ivanovic Ocwirk, l’italiano Flavio Peconio e i direttori artistici del concorso Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese.
La finale, svoltasi domenica 26 ottobre al teatro Luciani di Acquaviva dele Fonti, ha visto il trio di pretendenti alla vittoria finale esibirsi con l’Orchestra Filarmonica Pugliese diretta da Giovanni Minafra. Sgroi ha eseguito il Concerto n. 5 op. 53 di Beethoven, mentre Kim e Yang si sono cimentanti rispettivamente il Concerto n. 1 op. 25 di Mendelssohn e il Concerto n. 2 di Rachmaninov.
Sono stati anche assegnati i primi premi delle varie categorie riservate ai giovani interpreti. I riconoscimenti sono andati a tre italiani, Francesco Giaculli, Francesco Marra e Gabriele Martino Di Cesare, e al sudcoreano Hyunjung Lee.
Dunque, cala il sipario sull’edizione 2025 del Concorso di Acquaviva intitolato (come l’associazione che lo organizza) a Giovanni Colafemmina, giovane talento del pianoforte scomparso a soli 24 anni. Erano complessivamente 45 i concorrenti ai nastri di partenza della competizione, provenienti, oltre che dall’Italia, da Svizzera, Grecia, Bulgaria, Francia, Cina, Giappone e, per l’appunto, da Corea del Sud.













