Fabio Purino e La Nouvelle Vague: ultimi giorni a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani per un viaggio visivo tra arte e cinema. Fino al 2 novembre 2025

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C’è tempo fino a domenica 2 novembre 2025 per immergersi nell’universo visivo di Fabio Purino, artista francese di origini friulane, protagonista della mostra “La Nouvelle Vague. Une démarche entre cinéma, figures et formes découpées”, ospitata nelle sale del Palazzo delle Arti Beltrani a Trani (BT). Un’occasione imperdibile per chi cerca nell’arte contemporanea la libertà dello sguardo, la capacità di offrire nuove prospettive e reinventare la visione. Una mostra per chi crede che l’arte debba ancora insegnarci a vedere, non solo a guardare.

Purino non dipinge: monta, concependo la tela come pellicola, il colore come pensiero. Le sue opere sono fotogrammi di un film interiore, sequenze visive che evocano la grammatica del movimento della Nouvelle Vague cinematografica, ma la destrutturano, la interrogano, la reinventano. Figure ritagliate, tensioni grafiche, colori netti e lettering illustrativo si intrecciano in un racconto visivo che rifiuta la linearità e abbraccia l’imperfezione. Proprio come una nuova onda (ndr “Nouvelle Vague” significa proprio questo!) che copre e poi si ritira, lasciando la riva modificata dal suo passaggio. Ogni tela è un atto di resistenza contro l’odierna omologazione delle immagini e dello sguardo, un invito a rallentare e a cercare la bellezza nei dettagli.

L’eco della Nouvelle Vague non si è mai sopito. È sempre fonte di ispirazione. Il movimento cinematografico francese nato alla fine degli anni ’50 ha rivoluzionato il modo di fare cinema. I suoi protagonisti – tra cui Jean-Luc Godard, François Truffaut, Claude Chabrol, Jacques Rivette, Éric Rohmer, Agnès Varda e Alain Resnais – rifiutavano le convenzioni narrative e produttive del cinema tradizionale, privilegiando la libertà espressiva, il montaggio sperimentale, le riprese in esterni e l’uso di attori non professionisti. Più che uno stile, fu un atteggiamento: anarchico, poetico, politico. Un cinema che cercava la verità nella frammentazione, nell’imperfezione.

Non è un caso che proprio in questi giorni, alla Festa del Cinema di Roma, il regista Richard Linklater abbia presentato in anteprima italiana il suo ultimo lavoro “Nouvelle Vague”, un omaggio a Jean-Luc Godard e alle riprese di uno dei suoi film “À bout de souffle” (Fino all’ultimo respiro), considerato il film manifesto del movimento. Un segnale chiaro: la Nouvelle Vague non è solo memoria, ma urgenza contemporanea. Un richiamo a concepire l’arte come rivoluzionaria, anarchica, libera dalle maglie del profitto. E Purino, con la sua pittura che si fa montaggio, si inserisce perfettamente in questa traiettoria.

La mostra, curata con attenzione al ritmo visivo e alla spazialità, ha già attirato un pubblico cosmopolita, con presenze da Francia, Australia, Germania e Italia. Una sala è interamente dedicata a Trani, città che Purino omaggia come luogo di relazioni amicali fraterne. La direzione del Palazzo ha pensato l’esposizione per i turisti francesi che nel periodo autunnale affollano Trani, offrendo un’esperienza raffinata e immersiva.

Il viaggio creativo di Purino è quello di un autore che ha abitato l’immagine da dentro: regista, illustratore, direttore artistico per ARTE, France 2, RTL Germania e MTV, oggi si dedica esclusivamente alla pittura e al fumetto. Le sue opere, esposte in Francia e Germania, testimoniano una coerenza stilistica e una visione personale che fonde cinema, illustrazione, grafica editoriale e narrazione.

Chi non ha ancora visitato “La Nouvelle Vague” ha pochi giorni per farlo. Fino al 2 novembre, Palazzo delle Arti Beltrani offre l’opportunità di vivere un’esperienza visiva che è anche riflessione sul senso dell’immagine oggi. Come scriveva Albert Camus: «Nel mezzo dell’inverno, ho scoperto un’estate invincibile». La mostra di Purino è quell’estate, che si affaccia nel cuore dell’inverno visivo contemporaneo.

Un appuntamento da non perdere per chi crede che l’arte debba ancora, e sempre, essere rivoluzione, uno sguardo altro, non omologato.

Nel panorama dell’arte contemporanea, Purino si distingue per la capacità di fondere linguaggi e discipline, di creare ponti. La Nouvelle Vague non è solo una mostra: è il manifesto di un artista che ha scelto di innescare la visione, smontare l’immagine e ricomporla, di renderla nuovamente viva.

L’esposizione personale di Fabio Purino “La Nouvelle Vague. Un approccio tra cinema, figure e forme ritagliate”, è visitabile a Palazzo delle Arti Beltrani in via Beltrani 51 a Trani (BT) fino al 2 novembre 2025, dal martedì alla domenica (escluso il lunedì), con orario continuato dalle ore 10:00 alle 18:00 (ultimo accesso ore 17:00).

I biglietti (intero 5,00 euro e ridotto 3,00 euro per minori, studenti, docenti, over 65, soci partner) sono disponibili al Botteghino di Palazzo Beltrani, in via Beltrani 51 a Trani, dal martedì alla domenica (escluso il lunedì), con orario continuato dalle ore 10:00 alle 18:00. Il costo include la visita a tutto il Museo ed alle collezioni della Pinacoteca “Ivo Scaringi”.