La voce come origine e destino, come gesto artistico capace di rimettere al mondo ciò che rischia di essere dimenticato: questa l’essenza di “FEMINA – La mia voce è il mondo intero”, la rassegna che pone al centro il canto corale, la musica tradizionale e la creatività femminile in dialogo con i temi della parità di genere e della trasformazione sociale. Nel cuore del Salento, il Castello Volante di Corigliano d’Otranto diventa teatro di una riflessione culturale che prende forma attraverso il canto, la gestualità e il coinvolgimento della comunità.
Il momento culminante della terza giornata sarà il concerto “Culla e Tempesta” delle Faraualla, in scena sabato 1 novembre alle ore 21.00 (biglietti disponibili sulla piattaforma www.diyticket.it e al botteghino). Il quartetto vocale barese — Gabriella Schiavone, Teresa Vallarella, Maristella Schiavone e Loredana Savino — torna a esibirsi in un contesto che valorizza e amplifica la loro ricerca artistica pluridecennale. Sin dagli anni Novanta, le Faraualla esplorano la voce come strumento totale: un territorio senza confini, dove tradizione e sperimentazione convivono, si contraddicono e si fecondano.
Le loro polifonie attingono alle radici profonde della Puglia e del Mediterraneo, ma si aprono anche alle vocalità di epoche e culture diverse, includendo tecniche provenienti da territori extra-europei, lingue inventate, sillabe sonore, collaborazioni interdisciplinari con orchestre, coreografi e teatri di rilievo internazionale. Questa sensibilità ha accompagnato la loro presenza nei festival più importanti in Europa, Asia e Americhe, contribuendo all’affermazione della voce femminile come linguaggio universale.
“Culla e Tempesta”, il nuovo album prodotto dall’etichetta Zero Nove Nove, raccoglie quattordici brani che si muovono tra poesia e denuncia, trasfigurando narrazioni contemporanee attraverso il potere evocativo della voce. Il mare — culla quando accoglie, tempesta quando travolge — è la metafora che guida il progetto: come la natura ferita ma resiliente, come l’infanzia fragile e luminosa che resiste ai tempi difficili, così queste musiche custodiscono insieme vulnerabilità e forza.
Tutta la giornata scorre verso il concerto in un crescendo di attività che fanno della preparazione corporea e vocale una pratica condivisa. Al mattino e nel pomeriggio, il risveglio del corpo e del respiro con Rianima, invitano a un ascolto profondo di sé. Rachele Andrioli conduce il laboratorio Coro a Coro, mentre Faraualla esplora la relazione tra ascolto e vibrazione nella sessione Sind’. La giornata incontra infine Ninfa Giannuzzi con Incoronata, dedicato al contropotere del canto come gesto di riscatto.
Le attività della giornata culmineranno in una performance che restituisce al pubblico i risultati dell’intera residenza artistica: il canto come emancipazione, come alleanza, come memoria collettiva. Una festa dove la voce che non appartiene più a una sola artista, ma a tutte le persone presenti, un momento di incontro e partecipazione, in cui il canto diventa espressione collettiva e condivisione culturale.
“FEMINA – La mia voce è il mondo intero” è un’iniziativa a cura di Coro a Coro A.P.S., con il patrocinio del Comune di Corigliano d’Otranto, della Provincia di Lecce e della Commissione Pari Opportunità, in collaborazione con Big Sur, Coolclub, Multi-Service Eco, Fondazione Sylva, Donne per la Palestina, Magma A.P.S. e FederCori.
 
             
		












