Vincenzo Schettini e il Wanted Chorus al Politecnico con l’Unicef Bari

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Lunedì 17 novembre nell’aula Magna “Attilio Alto” del Politecnico di Bari, si terrà “Gospel For Children: la musica unisce, la scuola costruisce” un evento di musica e solidarietà, organizzato dal comitato Unicef di Bari, durante il quale si esibirà il Wanted Chorus diretto dal maestro Vincenzo Schettini, testimonial Unicef, conosciuto e apprezzato in tutta Italia per il format “La fisica che ci piace”.

Wanted Chorus è un gruppo gospel pugliese creato nel 1997. Si è subito messo in evidenza grazie all’energia, alla creatività e alla carica emotiva dei suoi componenti. In 27 anni di attività, con un proprio repertorio, che include classici natalizi rivisitati in stile pop e brani della tradizione gospel, si è esibito in teatri, piazze, auditorium e club italiani, con centinaia di concerti e ben due tour all’estero, in Polonia e in Francia. Negli anni il Wanted Chorus ha collaborato con artisti quali Mario Rosini, Simona Bencini, Antonella Loconsole, Savino Saba e Checco Zalone.

A dirigerlo, da sempre, è Vincenzo Schettino il professore di Fisica più popolare in Italia. Noto al grande pubblico soprattutto per i contenuti social prodotti per il format “La fisica che ci piace”, che conta oltre 2 milioni di follower e che nel 2022 è diventato un libro e l’anno dopo un tour teatrale. Oltre alla passione per l’insegnamento, sin da bambino è stato attratto anche dalla musica, tanto da fondare proprio il Wanted Chorus, da lui stesso diretto. Studente di violino alla scuola media, nel 2000 si è diplomato al conservatorio di Monopoli in violino e didattica della musica. Arte e scienza sono le sue due “anime”, come lui stesso ama dire, e sono le passioni che l’hanno spinto a trasformare la fisica da pura lezione a vero e proprio intrattenimento.

Lo spettacolo di beneficenza, i cui biglietti sono reperibili con prenotazione alla mail comitato.bari@unicef.it, si propone come un’esperienza unica che intreccia la tradizione del gospel con sonorità moderne, creando un dialogo universale capace di parlare a ogni cuore.

Il ricavato sarà utilizzato per il progetto Unicef “School in a box”, pensato per garantire il diritto all’istruzione ai bambini in situazioni di emergenza. È una soluzione portatile che permette di avviare rapidamente attività scolastiche anche in contesti di crisi come guerre, disastri naturali o epidemie.

“È certamente uno strumento fondamentale per garantire la continuità dell’istruzione entro 72 ore dall’inizio di un’emergenza – ha spiegato Emanuela Lassandro, presidente del Comitato barese dell’Unicef -, fornendo un ambiente di apprendimento sicuro e stimolante per i bambini in zone colpite da crisi, come conflitti o disastri naturali. Il kit, all’interno di una valigetta metallica, contiene oltre 40 articoli scolastici, tra cui matite, gomme, quaderni, colori, forbici, righelli e gesso, strumenti per l’insegnamento come orologi didattici, poster educativi, e un mappamondo gonfiabile, mentre il coperchio della scatola, quando rivestito con una vernice speciale inclusa nel kit, funge da lavagna. Oltre al materiale per gli studenti, il kit è progettato anche per supportare l’insegnante, fornendo risorse anche per coloro che insegnano a bambini con disabilità”.